Un corso per promuovere la coltivazione dello zafferano come opportunità economica per le aziende delle zone colpite dal terremoto. Ad organizzarlo e’ la Coldiretti di Macerata, il 7 e 8 aprile prossimi. Il fatto che per la coltivazione siano sufficienti superfici modeste e l’impiego di una rilevante forza lavoro concentrata in alcuni periodi dell’anno, rende questo tipo di coltura particolarmente indicata per piccole aziende a conduzione familiare. Secondo una stima dell’associazione, le imprese agricole produttrici nelle Marche sono una ventina, piu’ una trentina di piccoli coltivatori hobbisti. Il tutto per una superficie di circa 3 ettari (il 5% del totale nazionale) e un raccolto di una decina di chili di zafferano in pistilli all’anno. Il prezzo di un grammo di zafferano confezionato si aggira tra i 18 e i 25 euro. Il bacino di produzione si concentra principalmente nel Maceratese e nell’Ascolano. Nella zona di Camerino, in particolare, questo tipo di coltura ha radici che risalgono fino al XV secolo: lo zafferano faceva addirittura parte della dote delle giovani da maritare.
Terremoto: zafferano come risorsa per l’agricoltura nelle zone interne
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