Una dieta più sana fa sicuramente bene alla salute, ma anche all’ambiente, perché la produzione del cibo e’ una delle principali fonti di gas serra ma anche perché terapie e assistenza sanitaria sono a loro volta dei ‘contributori’. A calcolare quanta CO2 si risparmierebbe e’ stato uno studio dell’università di Santa Barbara pubblicato da Climatic Change. I ricercatori hanno utilizzato i dati di letteratura per stimare l’effetto dell’alimentazione sulle malattie, combinandoli con quelli sulle emissioni nella produzione. Per l’assistenza sanitaria sono stati presi in considerazione i cambiamenti nel rischio di diabete, tumore del colon-retto e delle malattie coronariche, e i loro effetti sia sulla spesa sanitaria che sulla produzione di CO2.
I ricercatori hanno elaborato tre tipi di diete, con una progressiva diminuzione dell’apporto di carni rosse e lavorate in favore di frutta, verdura, legumi e cereali integrali. L’adozione di diete piu’ salutari, scrivono gli autori, riduce il rischio relativo delle malattie prese in esame tra il 20 e il 40%, con i costi sanitari che scenderebbero negli Usa di una cifra tra 77 e 93 miliardi di dollari l’anno e un calo delle emissioni, sia dovute alla produzione del cibo che all’assistenza sanitaria, tra 222 e 826 chilogrammi a persona l’anno. “Le stime sono conservative, perche’ le diete che abbiamo elaborato cambiano solo meta’ delle calorie introdotte – sottolinea David Cleveland, uno degli autori -. Eppure basta questo intervento per avere un grande effetto”.