Non solo una terra ricca di storia, arte e cultura, l’Italia può essere considerata anche “il paese della natura”. Tra i parchi più belli del nostro Paese non possiamo non annoverare il Vittoriale degli Italiani, sulla riva bresciana del Lago di Garda, a Gardone Riviera. Un vero e proprio museo in cui sono custoditi reliquie, ricordi, cimeli, tracce del “vivere inimitabile” del poeta-vate Gabriele d’Annunzio. Dedicato all’Italia e alle imprese degli italiani durante la Prima guerra mondiale, monumento nazionale dal 1925, il cui nome allude al Vittoriano (Altare della Patria in onore diVittorio Emanuele II), il Vittoriale degli Italiani venne progettato dall’architetto Giancarlo Maroni.
L’ingresso monumentale è costituito da una coppia di archi al cui centro si trova una fontana su cui è inciso un passo dell’ultima opera di D’Annunzio, Libro Segreto, la fontana è sormontata da una coppia di cornucopie e un timpano con il famoso motto dannunziano “Io ho quel che ho donato”. Salendo ancora si giunge alla Piazzetta Dalmata, su cui si affacciano la Prioria, la casa-museo di Gabriele d’Annunzio, lo Schifamondo, ispirato da un passo di Guittone d’Arezzo e dalla residenza rinascimentale di palazzo Schifanoia degli Estensi di Ferrara, le torri degli Archivi, e il tempietto della Vittoria con una copia bronzea della celebre Vittoria alata di Brescia di epoca classica.
In circa nove ettari di terreno si trovano opere d’arte dal sapore neoclassico, un anfiteatro che può ospitare fino a duecento spettatori, cimeli della prima guerra mondiale, aerei monoposto che hanno sorvolato Vienna e persino la sezione di un ariete torpediniere, la nave Puglia, utilizzata per operazioni di guerra nell’Adriatico. Ai giardini del Vittoriale, invece, si accede passando per la piazzetta Dalmata. Dapprima ci si imbatte nel cortiletto degli Schiavoni, dove si può ammirare il bellissimo portico spesso riempito, al tempo di D’Annunzio, di tappeti persiani e trasformato in un cenacolo a cielo aperto in cui il celebre scrittore riceveva i suoi ospiti, e l’Arengo, ovvero il luogo in cui il poeta era solito far confluire per incontri i compagni fiumani in occasione delle cerimonie. Le colonne circostanti simboleggiano infatti le azioni di guerra, tra cui quella relativa alla battaglia di Caporetto.
Proseguendo il tour all’interno dei giardini, si può tranquillamente raggiungere la limonaia, situata su una serie di terrazze che si affacciano sul lago, che è uno dei luoghi più suggestivi di tutto il Vittoriale, dove è possibile anche recare onore alla tomba di Renata, figlia di Gabriele D’Annunzio. Oltre i cipressi si arriva ad ammirare la grande statua di Bronzo di Martinuzzi: la “canefora”, che rappresenta una donna accosciata nell’atto di reggere, sul capo, un grande cesto pieno di frutti. Il Vittoriale degli italiani riesce sempre a stupire i suoi visitatori ed è il luogo adatto in cui concedersi una pausa culturale immersi nel verde e nella quiete della natura.