Zika: nel 2016 in Brasile pochissimi casi di microcefalia

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Nonostante nel 2016 ci siano stati in Brasile moltissimi casi di infezione da virus Zika non si e’ avuta la stessa ondata di bimbi nati con microcefalia rispetto all’anno precedente. La scoperta, che infittisce i misteri sul virus, e’ di Christopher Dye, epidemiologo dell’Oms, che ha descritto i numeri sul New England Journal of Medicine. Nel 2015, anno di arrivo del virus Zika in Brasile, si e’ avuto un picco nei casi di Sindrome di Guillain-Barre’ (Gbs), un problema neurologico causato da Zika, e 23 settimane dopo un analogo aumento dei casi di microcefalia. Anche nel 2016 si e’ avuto un aumento della Gbs, ma non quello del problema dei neonati. Dei mille casi previsti di microcefalia, afferma l’autore, se ne sono verificati meno di 100.

“E’ una differenza abissale – commenta Dye a Scientific American -, ed e’ difficile trovare una spiegazione, anche se ci sono diverse ipotesi”. La tesi piu’ probabile, affermano gli scienziati, e’ che nel 2016 molti casi di Zika fossero in realta’ di Chikungunya, un’altra malattia infettiva che e’ associata alla Gbs ma non la microcefalia. Un’altra ipotesi su cui molti gruppi stanno lavorando e’ che per causare il problema congenito Zika abbia bisogno di un ‘complice’, probabilmente un altro virus. Il sospettato numero uno in questo caso sarebbe quello che causa la dengue. Uno studio pubblicato recentemente su Science ha dimostrato che in laboratorio in presenza degli anticorpi del dengue il virus Zika diventa molto piu’ aggressivo.

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