Trovato un possibile ‘scudo’ contro gli effetti del virus Zika. Si tratta di una molecola prodotta naturalmente dal sistema immunitario e che si è rivelata in grado di proteggere topi e scimmie dall’infezione del virus e dai suoi effetti, inclusa la microcefalia nei feti. Lo hanno scoperto i ricercatori dell’università della California di Los Angeles, guidati da Genhong Cheng, il cui lavoro è pubblicato sulla rivista Immunity. La molecola si chiama 25-idrossicolesterolo (25hc), viene prodotta durante il metabolismo del colesterolo ed e’ stata gia’ studiata in altri test per la sua attività antivirale. Attraverso tale ricerca e’ stato analizzato il suo effetto protettivo contro il virus Zika, contro cui al momento non ci sono farmaci antivirali o vaccini disponibili.
Nelle colture cellulari fatte in laboratorio la molecola ha impedito al virus Zika e ad altri virus parenti, come quelli dengue e febbre gialla, di entrare nelle cellule. L’effetto protettivo è stato rilevato anche nei topi e nelle scimmie: nei roditori si è ridotto di parecchio il livello del virus nel sangue, sono aumentate le possibilità di sopravvivenza e quelli sopravvissuti non presentavano sintomi clinici. Nelle scimmie è calato il livello del virus nel sangue e nelle urine, e non si è manifestata febbre in risposta all’infezione. Per verificare che 25hc potesse proteggere anche dalla microcefalia, i ricercatori hanno dato a dei topi femmina la molecola o un placebo prima e cinque giorni dopo l’infezione dell’embrione. Nei roditori trattati con la molecola sono calati i livelli del virus nei tessuti cerebrali del feto e si e’ ridotta di molto la presenza e gravita’ di difetti dello sviluppo, inclusa la microcefalia. Non ci sono stati effetti collaterali durante la gravidanza o alla nascita. Secondo i ricercatori ci sono le premesse perche’ questa molecola naturale possa essere utilizzata contro diversi virus, oltre a Zika, ma prima bisognera’ verificarne la sicurezza sull’uomo.