Il 1° maggio è la Festa del lavoro, nata come momento di lotta internazionale di tutti i lavoratori, senza barriere geografiche né tanto meno sociali, per affermare i propri diritti e raggiungere i propri obiettivi. In questa data si ricordano le lotte e le contestazioni iniziate verso la fine del 1800 per ottenere il miglioramento delle proprie condizioni lavorative dato che, con la crescente affermazione dei processi di industrializzazione, la fabbriche divenneto realtà comuni nelle grandi città, con una notevole crescita del numero di operai senza, però, l’esistenza di forme di tutela e garanzia.
A questo quadro si aggiungeva il problema delle pessime condizioni igienico/sanitarie che rendevano insostenibile lo svolgimento delle mansioni lavorative. Furono questi i motivi che spinsero i lavoratori ad iniziare ad aderire ai primi movimenti sindacali il cui motto era “8 ore di lavoro, 8 ore di svago, 8 per dormire”… parole d’ordine rivoluzionarie con cui, in Australia, nel 1856, iniziarono ad affermarsi le prime contestazioni. In realtà, l’agitazione laburista sulle otto ore (cd giornata corta) si sviluppò, più potentemente, negli Usa con la nascita, nella primavera del 1866, della National Labur Union.
Solo nel settembre 1866 il Congresso di Ginevra dell’Associazione Internazionale dei lavoratori (la Prima Internazionale) rivendicò questa giornata per tutti i lavoratori del mondo. Il 1 maggio 1867 entrò in vigore, nello stato dell’Illinois, una legge per la giornata lavorativa di 8 ore, con 10 mila operai, tra cui tantissimi immigrati tedeschi, per le vie di Chicago, che sfilarono in corteo.Sempre a Chicago, un sindacato, la Federation of Organized Trades and Labour Unions, indicò il 1 maggio 1886 la data dopo la quale gli operai americani si sarebbero rifiutati di lavorare per più di 8 ore al giorno.Furono 400 mila gli operai che, in 12 mila fabbriche, scioperarono, e 80 mila manifestarono a Chicago. Nei giorni successivi la tensione crebbe. Il lunedì la polizia sparò, uccidendo 4 dimostranti contro i licenziamenti.
Il giorno dopo, qualcuno lanciò una bomba su un comizio operaio e i poliziotti reagirono, sparando sulla folla, con l’uccisione di 8 persone. Nelle giornate seguenti, si scatenò una feroce ondata repressiva. Alcuni leader anarchici vennero incolpati senza prove dell’attentato e 4 impiccati, noti come “Martiri di Chicago”. Per la prima volta, il 1 maggio 1890 , su indicazione della Seconda Internazionale, venne celebrato in tutto il mondo e considerato simbolo del riscatto della classe lavoratrice dallo sfruttamento e di lotta per la conquista delle 8 ore lavorative. Dal 1891 la giornata diventerà, per tutti i lavoratori e le loro organizzazioni, la festa del mondo del lavoro, pur non essendo riconosciuta dai detentori del potere costituito.