Era esattamente il 20 aprile 1964 quando nello stabilimento Ferrero di Alba in Piemonte, si diede il via alla produzione della crema a base di nocciole e cacao, chiamata Nutella, che ben presto sarebbe diventato un successo internazionale. All’inizio l’idea di Pietro Ferrero non era quella di produrre un prodotto che fosse rivolto ai bambini, ma agli operai, che in fabbrica mangiavano pane con pomodori e formaggio. Il suo obbiettivo era di riuscire a fornire loro qualcosa di dolce e a basso prezzo, da poter consumare insieme al pane.
In questo senso in Piemonte esisteva già la crema gianduia, fatta con poco cacao e molte nocciole tritate, ma non si spalmava facilmente e restava dura, tanto che i bambini riuscivano a staccarla dal pane, mangiando così solo il ripieno. Pietro ideò una crema a base di zucchero (ancora non demonizzato come oggi), nocciole e burro di cacao. Le diede il nome di Nutella perché formato da nut (nocciola) ed “ella“, una sorta di vezzeggiativo che avrebbe aiutato il suo successo e facilitato la pronuncia in tutte le lingue. Il burro di cacao venne ben presto sostituito da un mix, all’epoca segreto, di oli vegetali che resero la crema ancora più morbida. I genitori la apprezzarono subito perché i bambini non potevano più dividere il ripieno dal pane, e quindi dovevano mangiare tutto insieme.
Il resto, è storia. E checché se ne pensi oggi, alla luce del fatto che contiene olio di palma, la Nutella ha tutt’ora un successo indiscusso, sebbene negli anni siano nate tante altre creme, tra cui molte validissime e di ottima qualità, che potrebbero tranquillamente sostituirla.