L’acqua, elemento chiave per l’origine della vita e necessario al suo proseguimento, non è infinita. Sono molte le campagne che invitano alla tutela, così come sono in molte le popolazioni che vivono in carenza. Uno dei principali obiettivi della ricerca scientifica in questo campo è dunque quello di trovare metodi e tecnologie per rendere l’acqua potabile. Al momento la maggior parte delle ricerche tenta di dissalare l’acqua di mare in modo da poter avere acqua dolce a risultati modesti, ma si tratta di una procedura ancora troppo lunga e costosa.
La novità sembra arrivare dal MIT e dall’Università della California a Berkeley dove è stato ideato un dispositivo in grado di estrarre acqua dolce dall’aria. Questa tecnologia si serve della luce del sole ed utilizza uno specifico materiale, il MO.F (metal-organic framework), costituito da elementi metallici combinati con molecole organiche. La sua struttura risulta rigida, ma porosa, in grado dunque di catturare anidride carbonica, idrogeno, metano: la vera sfida è adesso catturare l’acqua.
Una sfida accolta dai ricercatori del MIT e dell’Università della California che hanno realizzato un MOF di zirconio e da acido adipico, che riescono a trattenere vapore acqueo. Le molecole di acqua si attaccano sul MOF, dove la luce solare lo riscalda e permette di far muovere l’acqua verso un condensatore: qui il tutto si accorpa in acqua che gocciola in un collettore. Si tratta, come afferma uno dei ricercatori, di “un passo in avanti importante per ottenere acqua dall’aria anche a bassa umidità, come fosse un normale deumidificatore – del tipo di quelli che abbiamo in casa, anche se questi, in effetti, “producono” poca acqua a caro prezzo”.
“Con pochi, ulteriori aggiustamenti – sostengono i ricercatori – il dispositivo potrebbe facilmente estrarre dall’aria acqua potabile e sicura in quantità sufficiente per disinnescare un’emergenza che causa centinaia di migliaia di morti l’anno.”