Gli obiettivi della nuova Via: “semplificazione, ridurre i tempi della concessione della Via mantenendo alto il controllo ambientale. Stiamo facendo scelte pesanti”. Così il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti in audizione davanti alla Commissione Ambiente della Camera dove ha illustrato “le principali novità in merito allo schema di decreto legislativo di attuazione della direttiva 2014/52/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, che modifica la direttiva 2011/92/UE concernente la valutazione dell’impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati”. “Il principale obiettivo – ha aggiunto – è quello di rendere finalmente funzionali ed efficienti le procedure, di innalzare i livelli di tutela ambientale, di contribuire a sbloccare il potenziale derivante dagli investimenti in opere, infrastrutture e impianti per rilanciare la crescita sostenibile, attraverso la correzione delle criticità riscontrate da amministrazioni e imprese in merito alla disciplina vigente”. Ad oggi, ha spiegato Galletti, “l’iter di adozione del decreto è ormai giunto alle sue fasi conclusive. Infatti, mancano ormai soltanto l’acquisizione dei pareri della Conferenza Stato-Regioni e delle due Commissioni parlamentari competenti per materia per poter giungere alla definitiva approvazione del decreto legislativo da parte del Consiglio dei ministri e alla successiva emanazione da parte del Presidente della Repubblica”. Il ministro ha evidenziato che, “allo stato attuale, da un’analisi della durata media delle procedure di competenza statale che hanno compiuto i miei Uffici, si riscontrano tempi medi per la conclusione dei procedimenti di Via di circa 3 anni, mentre per la verifica di assoggettabilità a Via sono necessari circa 11,4 mesi. Nonostante la normativa vigente preveda termini più ridotti (da un minimo di 150 a un massimo di 390 giorni), le attuali tempistiche minime per lo svolgimento di una valutazione di impatto ambientale sono di circa 300 giorni fino ad un massimo di 6 anni; per la verifica di assoggettabilità a Via, invece, si va da un minimo di 2 mesi fino ad un massimo di 2 anni e 8 mesi”. Non solo. “Per avere un’idea delle dimensioni del fenomeno e dell’assoluta necessità di strutturare un quadro normativo e regolamentare modulato su criteri di speditezza ed efficienza dell’azione amministrativa, debbo segnalare – ha aggiunto Galletti – che il valore complessivo degli investimenti in opere oggetto di procedimenti di valutazione ambientale di competenza statale attualmente pendenti ammonta a circa 21 miliardi di euro”.
Ambiente, ministro Galletti: la riforma Via per semplificare e ridurre i tempi
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