Pistoia ospiterà da venerdì 26 a domenica 28 maggio l’ottava edizione di “Dialoghi sull’uomo”, il festival di antropologia del contemporaneo ideato e diretto da Giulia Cogoli. “La cultura ci rende umani. Movimenti, diversità e scambi” è il filo rosso che legherà i 25 incontri in programma e che richiama la nomina di Pistoia a Capitale Italiana della Cultura 2017. Novità di quest’anno è il Premio Internazionale Dialoghi sull’uomo conferito ad una figura che, con il proprio pensiero e lavoro, abbia testimoniato la centralità del dialogo per lo sviluppo delle relazioni umane. A riceverlo sarà lo scrittore israeliano David Grossman. Sabato 27 maggio in piazza del Duomo Grossman, in un dialogo con lo scrittore Paolo Di Paolo, racconterà del suo lavoro letterario e del suo costante impegno nella ricerca di una soluzione pacifica della questione mediorientale. “La voglia di distruzione è grande. C’è una tentazione di intensificare lo scontro, ma io so che solo il dialogo ha la capacità di cambiare la gente – afferma Grossman – E il libro è dialogo, è il potere del dialogo”. Aprirà il festival venerdì 26 maggio la lezione inaugurale “Cieli d’Europa. Cultura, creatività, uguaglianza” di Salvatore Settis. Il fisico del Cern Guido Tonelli, uno dei protagonisti della scoperta del bosone di Higgs, parlerà dell’importanza della cultura e ricerca scientifica e delle nuove sfide che la scienza sta affrontando a partire dallo studio dalle nostre origini. Partendo dalla sua personale esperienza di allievo del poeta Biagio Marin e poi di insegnante, lo scrittore Claudio Magris affronterà il tema dello speciale rapporto che intercorre tra maestro e allievo e che fin dall’antichità – come dimostrano i grandi esempi della letteratura – ha permesso la trasmissione di conoscenza e il riconoscimento tra le due figure. Sabato 27 e domenica 28 maggio saranno ospiti del festival gli antropologi Elisabetta Moro, Adriano Favole, Marco Aime e Marino Niola, lo scrittore Edoardo Albinati, la filosofa Michela Marzano, il fotografo Gianni Berengo Gardin, lo storico francese Serge Gruzinski, lo psichiatra e psicanalista Vittorio Lingiardi, il genetista Guido Barbujani, la scrittrice Paola Mastrocola, l’antropologo francese Jean-Loup Amselle, lo storico inglese Donald Sassoon, l’antropologa Amalia Signorelli, l’etno-antropologo Stefano Allovio. A trent’anni dalla morte dello scrittore Primo Levi, l’attore Toni Servillo renderà omaggio a una delle voci più alte della letteratura del Novecento, sabato 27 maggio al teatro Manzoni, alle ore 21.30, con letture tratte da “Il sistema periodico” e “Se questo è un uomo”, che restituiscono – come ne “Il canto di Ulisse” – il senso e il ruolo fondamentale della cultura nella vita di un uomo. Anche quest’anno il festival proporrà una mostra fotografica, a cura di Giulia Cogoli: “In festa. Viaggio nella cultura popolare italiana” realizzata appositamente dal grande maestro della fotografia contemporanea Gianni Berengo Gardin. Sessanta fotografie in bianco e nero realizzate fra 1957 e il 2009, che – con uno sguardo dal taglio etnografico – raccontano la società italiana, i suoi riti e mutamenti, le feste popolari, i costumi e le tradizioni antiche e meticce di tutte le regioni. Dal 26 maggio al 2 luglio sarà visitabile nelle Sale Affrescate del Palazzo Comunale di Pistoia, con ingresso libero (catalogo Contrasto).
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Antropologia: a Pistoia il festival del 26 al 28 maggio
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