Arezzo: dal 6 all’8 aprile la città ospita la decima tappa del tour dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica

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La lotta ai tumori scende in piazza ad Arezzo. La decima tappa del “Festival della prevenzione e innovazione in oncologia” si svolge proprio nel capoluogo toscano. Un motorhome, cioè un pullman, sarà allestito per tre giorni, dal 6 all’8 aprile, in Piazza San Jacopo (dalle 10 alle 18), dove gli oncologi dell’AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica), in collaborazione con l’ISPO (Istituto per lo Studio e la Prevenzione Oncologica), forniranno consigli e informazioni sulla prevenzione, sull’innovazione terapeutica e sui progressi nella ricerca in campo oncologico. Non solo. Sono previsti incontri con le scolaresche e attività sportive in Piazza per coinvolgere i cittadini. L’obiettivo è portare ai cittadini un messaggio fondamentale: il cancro non va più considerato un male incurabile e contro questa malattia si deve giocare d’anticipo.

“Lanciamo, sul modello dei festival della letteratura, il primo ‘Festival della prevenzione e innovazione in oncologia’ per spiegare agli italiani il nuovo corso dell’oncologia, che spazia dai corretti stili di vita, agli screening, alle armi innovative come l’immuno-oncologia e le terapie a bersaglio molecolare, fino alla riabilitazione, al reinserimento nel mondo del lavoro e al ritorno alla vita – spiega il prof. Carmine Pinto, presidente nazionale AIOM -. Grazie alla diagnosi precoce e alle nuove armi il 60% dei pazienti sconfigge la malattia, percentuale che raggiunge il 70% nelle neoplasie più frequenti”. La manifestazione itinerante, resa possibile grazie al sostegno di Bristol-Myers Squibb, tocca 16 città con eventi che dureranno tre giorni. In Italia nel 2016 sono stati stimati 365.800 nuovi casi di tumore (189.600 negli uomini e 176.200 nelle donne), in Toscana 24.400 (12.400 uomini e 12.000 donne). E ad Arezzo (e nell’Aretino) nel 2014 sono state registrate 2.213 nuove diagnosi (1.155 uomini e 1.058 donne, Registro Tumori Regione Toscana). Le cinque neoplasie più frequenti nella città sono quelle del colon retto (344 nuovi casi stimati nel 2014), seno (307), polmone (251), prostata (208) e stomaco (90).

“In Toscana – sottolinea il prof. Gianni Amunni, Direttore Generale ISPO – prevenzione, cura e ricerca sono organizzate attraverso la rete oncologica regionale. Un sistema di accessi diffusi nel territorio consente al cittadino di entrare nei percorsi di cura direttamente nel proprio luogo di residenza e di disporre di una valutazione multidisciplinare. Questo sistema ha consentito di raggiungere risultati importanti in termini di qualità dell’assistenza. L’ISPO, ente del Servizio Sanitario della Regione Toscana e sede dell’Osservatorio nazionale screening, svolge un ruolo centrale: la sua finalità è promuovere, produrre, misurare e studiare azioni di prevenzione primaria, secondaria e terziaria”. Nella Regione circa 190.560 cittadini vivono dopo la diagnosi di tumore, spesso con una buona qualità di vita grazie a terapie sempre più efficaci.

Resta ancora molto da fare sul piano della prevenzione – continua il prof. Sergio Bracarda, Direttore dell’Oncologia Medica di Arezzo, del Dipartimento Oncologico dell’Azienda USL Toscana SUDEST e membro del Direttivo nazionale AIOM -, se pensiamo che l’Italia destina solo il 4,2% della spesa sanitaria totale a queste attività, collocandosi negli ultimi posti per investimenti in prevenzione fra i 34 Paesi che fanno parte dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OECD)”. Molti studi hanno dimostrato che il 40% dei tumori può essere evitato con uno stile di vita sano (no al fumo, attività fisica costante e dieta corretta), ma pochi italiani seguono queste regole. Anche in Toscana emergono dati preoccupanti (Fonte: ARS su dati ISTAT): fuma il 23,8% della popolazione (di 14 anni o più), percentuale più alta rispetto alla media nazionale (22,2%). Nella Regione le persone (over 18) in sovrappeso rappresentano circa il 36% della popolazione, con valori più elevati nei maschi (45%) rispetto alle femmine (27%). La prevalenza dell’obesità è dell’8,7% (Italia: 10,3%), con minori differenze di genere rispetto al sovrappeso (maschi: 8,9%; femmine: 8,5%). In numeri assoluti gli obesi toscani sono oltre 270mila. Solo il 25,7% della popolazione (di 3 anni o più) pratica con continuità uno sport, in misura comunque maggiore rispetto al valore medio nazionale (Italia: 22,7%). La quota di toscani che non pratica alcun tipo di attività fisica risulta elevata (34,1%), comunque inferiore rispetto alla media in Italia (37,5%).

Oltre si nuovi trattamenti, anche la diagnosi precoce grazie agli screening svolge un ruolo fondamentale nel miglioramento delle percentuali di guarigione. Da questo punto di vista la Toscana si dimostra una regione virtuosa: nel 2012 il 72,6% delle donne toscane ha aderito all’invito alla mammografia, fondamentale per la diagnosi precoce del tumore del seno (57,5% Italia); il 56% ha eseguito il Pap test per la diagnosi iniziale del tumore del collo dell’utero (41% Italia) e il 51,5% dei cittadini ha eseguito il test per la ricerca del sangue occulto nelle feci per individuare in fase precoce il cancro del colon retto (46% Italia). Durante gli eventi saranno distribuiti ai cittadini opuscoli sulle principali regole della prevenzione oncologica e sulle nuove armi in grado di sconfiggere la malattia o di migliorare la sopravvivenza in modo significativo.

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