La depressione “è una minaccia sottovalutata”, soprattutto verso le fasce più deboli della popolazione, come donne dopo la gravidanza e adolescenti. Il suicidio, è purtroppo la terza causa di morte tra i teenager a livello globale, dopo gli incidenti stradali e le complicazioni durante la gravidanza e al momento del parto. Lo dichiara Flavia Bustreo, vicedirettore generale dell’Oms, Salute della Famiglia, delle Donne e dei Bambini, in occasione della Giornata Mondiale della Salute promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dedicata quest’anno, appunto, alla depressione, che colpisce ogni anno 300 milioni di persone in tutto il mondo, con un incremento del 18% registrato tra il 2005 e il 2015. La meta’ di tutti i disordini mentali di cui soffrono gli adulti, ricorda Bustreo in occasione del Forum internazionale “Starting from girls.
Women Forum on inequality and sustainable growth”, organizzato dal Ministero degli Esteri il 7 e 8 aprile in occasione della Presidenza italiana del G7, “cominciano intorno ai 14 anni di eta’, ma nella maggior parte dei casi non vengono riconosciuti e trattati. Gli effetti della depressione sono devastanti anche come conseguenza di guerre e conflitti: al gravissimo impatto immediato delle bombe vanno aggiunti i danni che colpiscono i sistemi sanitari, il maggior rischio di contrarre malattie infettive e, nel lungo periodo, la depressione, che procura ferite profonde per la societa’ che necessitano anni per essere risolte“. “Gli adolescenti – spiega Bustreo – rappresentano un sesto della popolazione mondiale. Investire nella Salute delle donne adolescenti per garantire il loro diritto alla Salute, all’educazione e alla piena partecipazione alla societa’ puo’ rappresentare una preziosa risorsa per trasformare il nostro mondo”.