La sonda Cassini ha iniziato la sua spettacolare serie di tuffi negli anelli di Saturno: sono previste 22 immersioni che dureranno 4 mesi. L’obiettivo è quello di scoprire i segreti, come l’età, degli anelli di Saturno. Il culmine si raggiungerà poi il 15 settembre quando avverrà la discesa nell’atmosfera del pianeta. A questa fase della missione, nata dalla collaborazione fra Nasa, Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Google ha ieri dedicato il sui Doodle.
”Abbiamo raggiunto la fase finale di questa missione pionieristica, spingendo ancora una volta la sonda in una regione inesplorata”, ha rilevato Nicolas Altobelli, dell’Esa. ”Non vediamo l’ora di vedere – ha aggiunto – i nuovi emozionanti dati che Cassini inviera’ nei prossimi mesi”. La sonda si è immersa nella traiettoria finale il 22 aprile, dopo essersi avvicinata alla più grande luna di Saturno, Titano: una luna che Cassini ha sorvolato ben 127 volte, scoprendo i mari e i laghi di idrocarburi, ed immortalandoli in una fotografia.
La traiettoria finale non prevede il contatto con la Terra: Cassini si immergerà per 22 volte negli anelli interni, compiendo delle manovre ad altissima velocità (123.000 Km/h) al fine di scoprire come si è formato Saturno e se gli anelli sono nati con il pianeta o dopo. Le comunicazioni con la Terra riprenderanno al termine di ogni tuffo, quando sarà possibile inviare i dati raccolti. Verrà esplorata anche la regione compresa tra gli anelli e Saturno, larga 2400 chilometri, e mentre la attraverserà misurerà il campo gravitazionale del pianeta.
Una volta arrivata vicino a Saturno, Cassini fotograferà e analizzerà l’atmosfera: attraverserà 1.628 chilometri di nuvole prima di scendere negli strati più bassi, con il finale del 15 settembre. La sonda invierà dati fin quando possibile: probabilmente fino a un minuto dalla fine. La missione Cassini è stata lanciata nel 1997: rappresenta una delle piu’ significative nella storia dell’esplorazione del Sistema Solare. Tra i suoi risultati storici vi sono la discesa su Titano da parte della sonda europea Huygens, e la scoperta dell’oceano nascosto sotto i ghiacci che rivestono la luna Encelado.