Corea del Nord: una corsa all’atomica lunga 60 anni, ecco le tappe principali

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La corsa della Corea del Nord  all’atomica è partita negli anni ’50 ma ha avuto un’escalation dal 2002. Ecco le tappe principali:

Negli anni ’50 l’Unione Sovietica aiuta la Corea del Nord ad avviare il suo programma nucleare. Nel 1969 è proprio un rapporto dell’intelligence cinese a confermare che Pyongyang sta sviluppando armi nucleari.

Successivamente, nel 1974, la Corea del Nord aderisce all’Agenzia per l’Energia atomica internazionale e apre le porte agli ispettori. Nel 1985 Pyongyang sigla il Trattato di non proliferazione nucleare (Tnp). Le prime divergenze giungono nel 1993 quando a Corea del Nord esce dal Tnp rifiutando di rivelare all’Aiea i dettagli sul suo programma nucleare. Nel 1994 Pyongyang firma l’accordo con l’Aiea e acconsente alle ispezioni.

Più di dieci anni dopo, nel 2002, la Corea del Nord, violando gli accordi del 1994, fa sapere ai diplomatici Usa di essersi dotata di un arsenale nucleare. In Aprile 2003 Pyongyang si ritira nuovamente dal Trattato di non proliferazione nucleare. La Corea esce allo scoperto nel Febbraio 2005 quando dichiara pubblicamente il suo arsenale e si chiama fuori dai Colloqui a sei. In Settembre 2005 Pyongyang aderisce di nuovo all’NPT e acconsente all’ispezione dell’Aiea. 

Nell‘Ottobre 2006 il regime conduce il primo test nucleare che sprigiona una potenza di un chilotone. Nel 2009 un Secondo test nucleare ed un lancio di una serie di missili terra aria a corto raggio. Il terzo test nucleare è datato Febbraio 2013: la potenza, secondo gli esperti, varia dai 6 ai 7 chilotoni. Nel Maggio 2015 Pyongyang sostiene di possedere missili in grado di raggiungere gli Stati Uniti. Nel Settembre 2016 viene effettuato il quinto test nucleare. Questa volta viene fatta detonare una bomba a idrogeno, secondo fonti del regime.

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