In questi giorni, le forti tensioni tra USA e Corea del Nord stanno tenendo col fiato sospeso il mondo intero, anche perché la Corea del Nord in venti anni di ricerche, si è rapidamente organizzata sul settore dei missili modulando la gittata disponibile dai 100 ai 10.000 km, col super vettore intercontinentale in grado di raggiungere le coste Usa in arrivo, secondo quanto detto a inizio anno dal leader Kim Jong-un. L’arsenale balistico annovera numerose migliaia tra Unha-3, Taepodong-2, Taepodong-1 e Rodong-A, messi a punto da tecnici di Pyonyang, mentre Taepodong X, Hwasong-6 e Hwasong-5 sfruttano la base di tecnologie ex sovietiche.
I missili si apprestano ad iniziare una nuova era, acquistando più potenza di gittata e sfuggendo maggiormente a radar e batterie anti-missile: in particolare di recente sono stati provati varie volte i nuovi motori a combustibile solido. La Corea del Nord ‘vanta’ anche 20 testate nucleari, secondo l’intelligence della Corea del Sud, alcune delle quali pronte altre potenziali per lo stock di materiale atomico (uranio e plutonio) accumulato e destinato a crescere con l’operatività del reattore ad acqua leggera di Yongbyon. Questo Paese, con quasi 25 milioni di abitanti, ha uno tra i maggiori eserciti al mondo, per essere precisi il quarto, forte di oltre 1,2 milioni di effettivi, poco più della metà dei numeri della Cina, destinati a passare da 2,3 a 2 milioni con la riforma voluta dal presidente Xi Jinping.