I servizi sociali spagnoli hanno deciso di togliere la custodia alla mamma di 64 anni di due gemelli nati poche settimane fa. La donna si era sottoposta ad una terapia di fertilizzazione negli Usa, rilanciando il dibattito sulla sostenibilità della maternità assistita per le ‘mamme-nonne‘. Il caso di Mauricia Ibanez era già salita alla ribalta della cronaca. La donna aveva avuto una figlia a 58 anni e nel 2014 le era stata tolta la custodia perche’ la piccola era stata considerata in stato di abbandono. Ma l’ex-funzionaria di Burgos – dichiarata invalida per problemi di salute mentale – aveva seguito una nuova terapia negli Usa per ridiventare mamma, questa volta di due gemelli, nati il 26 marzo scorso.
I due bambini sono in buone condizioni di salute, ma poco dopo l’uscita dall’ospedale i servizi sociali della regione Castiglia hanno deciso di toglierle la custodia dei due neonati, considerando vi fosse un “rischio” per loro se fossero rimasti con la madre. “Tutti i rapporti concludono che i gemelli richiedono protezione in un altro ambiente” ha spiegato un portavoce dei servizi sociali castigliani. “A breve e’ necessario che stiano con una famiglia di accoglienza” ha precisato, senza pero’ escludere una possibile futura “riunione familiare”. Nel 2009 una sorella della donna aveva chiesto che le fosse ritirato il passaporto per impedirle di recarsi negli Usa per un trattamento di fertilità. Un giudice aveva respinto il ricorso ritenendo che Mauricia fosse in grado di “esercitare funzioni materne“. Capacità già smentita in due occasioni dai servizi sociali di Burgos.