Gli italiani e la cultura, una meravigliosa storia d’amore o due rette parallele? Un quesito posto anche da Libreriamo, attraverso un sondaggio che ha interessato circa 2500 connazionali di età compresa tra i 18 e i 65 anni. I risultati sono tutt’altro che incoraggianti, rivelando informazioni al limite tra il bizzarro e l’assurdo: “L’urlo di Munch? Un film di Dario Argento”, “Chi ha scritto ‘I Promessi Sposi’? Giovanni Boccaccio”, “Dove si trova il Cenacolo di Da Vinci? A Roma, vicino al Colosseo.”
Ebbene sì, gli italiani necessitano di un bel ripassino di cultura generale: l’indagine ha rivelato che circa un italiano su 2 (52%) commette gaffe e strafalcioni da incubo. La metodologia utilizzata è stata quella WOA (Web Opinion Analysis) che si serve di un monitoraggio online sulle principali testate di settore, social network, blog, forum e community dedicate al mondo della cultura e un panel di 60 esperti tra sociologi e psicologi. “I dati raccolti sono preoccupanti – afferma Saro Trovato, sociologo e fondatore di Libreriamo – Il fatto che l’italiano-medio non sappia riconoscere una poesia di Ungaretti o una dramma di Shakespeare è sintomo di scarsa predisposizione allo studio dell’arte e della letteratura. Leggere in questi casi e’ molto importante, ma come confermano ogni anno i dati dell’Istat, sono pochissimi gli italiani che leggono regolarmente e questo e’ una delle cause dell’ “ignoranza” dei nostri connazionali”.