L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha indetto per il 7 aprile la giornata mondiale della depressione, considerato come il disturbo psichiatrico più comune che, si stima, a partire dal 2020 sarà la seconda patologia in termini di prevalenza dopo le patologie cardiovascolari.
La depressione è la principale causa di invalidità a livello globale, e rappresenta il 7.5% di disabilità globale secondo i dati del 2015. In Europa, oltre 40 milioni di persone soffrono di depressione – un individuo su 25 – e circa 322 milioni ne sono affetti in tutto il mondo.
Gli individui affetti da malattie fisiche sono da 3 a 6 volte più vulnerabili alla depressione, manifestando periodi di malattia più lunghi, minore successo terapeutico e maggiori costi economici. La depressione è la causa principale dei quasi 800000 decessi per suicidio nel mondo ogni anno. Circa 750 miliardi di euro vengono persi nel mondo ogni anno a causa della depressione. Il trattamento della depressione porta a un rendimento di 4 euro per ciascun euro investito. Fino al 90% delle persone affette da depressione non riceve un trattamento adeguato e il 50% non lo riceve affatto.
“Nonostante queste cifre allarmanti – spiega la Prof.ssa Donatella Marazziti, Responsabile Ricerche della Fondazione BRF Onlus – la depressione risulta ancora sotto-diagnosticata e non trattata adeguatamente, benché siano disponibili validi ed efficaci presidi terapeutici.
E’ davvero importante, quindi, che l’OMS abbia indetto questa giornata, riconoscendo l’impatto negativo della depressione a livello della sofferenza e del funzionamento individuali, ma anche sulla qualità della vita e sui costi sociali”.