Un inizio di primavera davvero pesante per il Nord della Spagna: la scarsità di precipitazioni ha portato a una condizione ambientale ideale per la formazione di vasti incendi. La regione più colpita è stata il Principato delle Asturie, dove negli ultimi giorni sono divampati decine di incendi molto vasti.
Questa mattina la situazione è migliorata, con “soli” 19 incendi attivi nella regione a fronte dei 39 che erano attivi fino a ieri, secondo il Servicio de Emergencias del Principado de Asturias (SEPA).
Il comune più colpito è stato quello di Llanes, ma i roghi hanno colpito molte altre zone della regione, specie nella parte ovest. A rischio la Riserva Integrale di Muniellos, uno spazio dal grande valore ecologico.
Se da un lato il meteo ha favorito il propagarsi degli incendi, secondo i movimenti ambientalisti spagnoli dietro questi roghi c’è ancora una volta la mano dell’uomo. Il WWF ha criticato fortemente le misure prese un mese fa dal governo asturiano, che ha tolto il divieto di introdurre bestiame da allevamento in terreni appena incendiati.
Il Nord della Spagna è caratterizzato da un clima totalmente diverso da quello del Sud, molto più mite e piovoso, grazie all’influenza dell’Atlantico. Tuttavia, specialmente la Galizia, viene interessata ogni anno da incendi di grandissime dimensioni, anche per via di leggi nazionali che non impediscono la costruzione di nuove abitazioni in zone colpite da incendi.