Siamo di nuovo a Venzone, splendido paesino fortificato, quasi completamente raso al suolo durante il terremoto del 1976, oggi uno dei simboli della ricostruzione del Friuli. Proprio in questo borgo, eletto il più bello d’Italia 2017, di fronte al Duomo di Sant’Andrea, in una posizione isolata, si trova la ex Cappella di San Michele, in cui sono esposte 5 delle circa 40 mummie rinvenute a Venzone nei secoli. Si tratta di un patrimonio di grande interesse antropologico, ricco di fascino, storia e un velo di mistero che rende l’atmosfera ancora più suggestiva.
Il primo ritrovamento, risalente al 1647, venne chiamato “Il gobbo” non per l’evidente difetto fisico che sembrava caratterizzasse il suo corpo, ma per la forma dello stesso, causata da un’errata sepoltura. Il Gobbo incuriosiva anche per un pene di grandi dimensioni, tanto che i militari francesi prelevarono diversi lembi di pelle per ricavarne macabri souvenir e da quell’aneddoto le mummie sono state dotate di un grembiulino. Il ritrovamento avvenne durante lo spostamento di un sarcofago trecentesco attribuito ad un membro della famiglia degli Scaligeri per la costruzione della cappella del Rosario nel Duomo.
Le salme, che addirittura Napoleone volle recarsi a vedere, alcune delle quali portate fuori da Venzone (es. nel Gabinetto Universitario di Padova, nel Museo di Vienna, nella Chiesa degli Invalidi di Parigi), hanno subito un singolare processo di mummificazione, reso possibile grazie ad un fungo che vegeta nelle tombe del Duomo; una muffa parassita detta Hipha Bombicina Pers, in grado di disidratare un corpo in un anno, rendendo la pelle pergamenacea.Le mummie, risalenti ad un’epoca compresa tra il XIV e il XIX secolo, in origine una quarantina, di cui solo 21 rimaste a Venzone, sopravvissero al terremoto del 1976 solo in 15 ed oggi sono 5 quelle esposte al pubblico.
Oltre al Gobbo, celebre per l’ottimo stato di conservazione è la mummia del nobile Daniello Gattolini, 75 anni al momento della morte, la cui salma è stata ritrovata nel 1811.sono oltre 20mila i visitatori che, ogni anno, raggiungono Venzone per vedere, nella cripta della ex Cappella di San Michele., le mummie che all’inizio del 2000 sono state fatte tutte analizzare, con radiografie e Tac, all’ospedale di Pordenone.