“Sul nesso tra l’episodio tumorale e l’eccessiva esposizione il parere della comunita’ scientifica non è unanime. Inail non ha nessun interesse a discostarsi dagli orientamenti scientifici, però a tutela dei 700mila titolari di rendita, deve ovviamente assicurare la massima omogeneità e la massima univocità di orientamento”. Così, a margine dell’inaugurazione della nuova sede Inail del Piemonte, il direttore generale dell’Istituto, Giuseppe Lucibello, interpellato sulla sentenza di primo grado del Tribunale di Ivrea che ha riconosciuto il nesso tra l’uso eccessivo del cellulare e gravi patologie e condannato l’Inail a corrispondere al lavoratore una rendita vitalizia da malattia professionale. “Si tratta di evidenze scientifiche non ancora consolidate, opinioni mediche che vanno ancora indagate. Indubbiamente l’utilizzo di ogni dispositivo tecnologico necessita di accorgimenti e accortezze, in quanto il fatto che si tratti di elementi che possono causare rischi non è in dubbio” ha aggiunto Lucibello che in merito a un eventuale ricorso in appello, ha osservato: “vedremo le carte e il da farsi” e concluso ricordando che Inail, per dare maggiori tutele ai lavoratori, in materia di salute e sicurezza ha triplicato le risorse per la ricerca sui nuovi rischi.