La Pasqua, dagli italiani, viene associata non solo alle classiche uova di cioccolato, ma anche alla grigliata di Pasquetta. E’ quanto rileva DoveConviene, la piattaforma digitale sulla quale oltre dieci milioni di italiani si informano e pianificano il proprio shopping, che ha realizzato un sondaggio per capire come gli italiani si preparano alla Pasqua. Quando si parla di Pasqua, l’associazione principale per gli italiani rimane quella per antonomasia con le uova di cioccolato (51%), ma la Pasqua proietta anche nella primavera tanto che un 19% la associa alla grigliata di Pasquetta o ai picnic. Perdono posizioni, invece, altri simboli classici come la colomba (8%) e l’agnello (7%). Dalla ricerca di DoveConviene emerge anche che quasi la totalità degli italiani comprerà un dolce pasquale (87%), che sia artigianale o confezionato, ma solo dopo aver trovato l’offerta migliore, preferibilmente consultata online (74%). Gli acquisti avverranno, però, quasi totalmente in store (86%). Interessano non solo dolci e food (47%), ma anche tutte le offerte dedicate al mondo casa (24%), forse per trovare gli elementi decorativi ideali poiché i pranzi saranno organizzati principalmente a casa (77%). Solo un 9% prevede di andare al ristorante e un 5% a casa di amici. Inoltre, un 12% dichiara di prestare attenzione alle offerte legate all’elettronica: potrebbe sempre scappare un acquisto interessante. Sembra poi venire meno il detto popolare ‘Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi’: gli italiani intervistati hanno dichiarato che passeranno questa ricorrenza principalmente in famiglia (81%). Solo l’8% dichiara di trascorrere la giornata con il fidanzato/a e il 7% con gli amici. Ben l’88% degli intervistati dichiara, infine, di non andare in vacanza durante la festività, contro un 12% che invece si concederà qualche giorno fuori porta. Alla survey, lanciata da DoveConviene, hanno partecipato oltre 7.500 maggiorenni, distribuiti in tutta Italia: Nord (41%), Sud (39%) e Centro (20%). Il campione è rappresentato in prevalenza da utenti donne (64%) rispetto agli uomini (36%) e ha coinvolto principalmente la fascia 32-40 (33%) e la fascia 41-60 (27%), seguita dalla fascia 26-31 (21%). (AdnKronos)