Amico del cuore e del cervello, alleato di amore e buonumore, antidoto contro l’affaticamento muscolare, ma soprattutto uno dei motivi per cui i bambini aspettano con ansia l’arrivo della Pasqua. Per i golosi dell’uovo di cioccolato – rigorosamente fondente – i libri di letteratura scientifica straboccano di alibi da rispolverare in vista delle abbuffate festive. Tutti assolti per un moderato peccato di gola? Sembrano suggerirlo fior di studi e ricerche. Un lavoro pubblicato sul prestigioso ‘New England Journal of Medicine’ si spinge addirittura a evidenziare la correlazione fra alti consumi di cioccolato che si registrano in alcune popolazioni e la concentrazione di premi Nobel vinti.
Ma, pur senza scomodare ‘l’effetto genio’, gli esperti elencano diversi possibili benefici dell”oro nero’ da mangiare. A cominciare dalla salute cardiovascolare. Parola d’ordine: flavonoli. L’apporto di questi composti chimici contenuti nel cacao sarebbe associato alla riduzione dei trigliceridi, al miglioramento dell’insulino-resistenza e all’incremento dei livelli di colesterolo ‘buono’ (Hdl), secondo una metanalisi della Brown University di Providence (Usa), pubblicata sul ‘Journal of Nutrition’.
Dal lavoro emergono “osservazioni tendenzialmente positive, sebbene non conclusive – precisa Roberta Paliotti, cardiologa dell’ospedale Humanitas di Rozzano (Milano) – che si aggiungono a quelle fornite da altri studi, che suggeriscono come il consumo moderato di cioccolato fondente possa essere benefico”. Con un limite: questa ‘consacrazione’ della scienza non si estende a cioccolato bianco e caramelle al cacao, “in cui il contenuto di zuccheri aggiunti e grassi è molto maggiore”.
Ad avere un potenziale effetto protettivo per la salute del cuore sono dunque i flavonoidi contenuti nel cacao (ma non solo in questo alimento): composti antiossidanti “che combattono cioè i meccanismi dell’ossidazione associati al processo infiammatorio alla base delle malattie cardiovascolari”, spiega Paliotti.
Altro capitolo riguarda l’energia. Gli sportivi – e in particolare gli sciatori – lo sanno bene: “Mangiare un paio di quadratini di cioccolato fondente migliora la resistenza e apporta le giuste energie per sostenere il lavoro muscolare – spiega Manuela Pastore, dietista di Humanitas – Il cioccolato, infatti, sarebbe in grado di ritardare l’affaticamento muscolare e di migliorare la performance sportiva”. Ma la lista di virtù che gli vengono associate è lunga: c’è chi si concentra sul suo contenuto di feniletilamina, ‘ingrediente’ presente anche nella ‘formula chimica’ dell’amore, e chi evidenzia la capacità di migliorare il metabolismo in generale (se ben utilizzato e se derivato dal cacao molto amaro). Alcuni esperti sottolineano l’effetto sulla memoria che accomuna il cioccolato e altri cibi ricchi di colina e vitamina B.
Il cibo degli Dei si rivela, a sorpresa, anche alleato della sicurezza dei sub. Ed è addirittura consigliato prima di un’immersione, per “migliorare la risposta individuale allo stress e ridurre il rischio derivante dallo sviluppo di bolle gassose nei vasi sanguigni. Si allontanerebbe così lo spauracchio dell’embolia gassosa”, spiega il professor Alessandro Marroni, presidente del Dan (Divers Alert Network) Europe, che ha condotta una ricerca su 20 apneisti e 42 subacquei con le bombole. Ebbene, gli antiossidanti del cioccolato amaro sono in grado di combattere i radicali liberi prodotti durante l’immersione. Non solo. L’assunzione di 30 grammi di fondente, un’ora prima di andare sott’acqua in apnea e un’ora e mezza prima con le bombole, può prevenire la disfunzione endoteliale all’interno delle arterie.
Via libera anche alle mamme in attesa: secondo uno studio della Université Laval Québec City (Canada), il cioccolato potrebbe far bene alla crescita e allo sviluppo del feto. E poi, evidenzia Pastore, “contiene in piccole quantità la serotonina, un neurotrasmettitore mediatore del buonumore, e zuccheri semplici che contribuiscono ad aumentarne il livello nel sangue. Ancora: è ricco di magnesio, minerale che permette di riequilibrare il tono del sistema nervoso. Alcuni studi dimostrerebbero che l’azione antiossidante del cacao può avere effetti positivi anche migliorando la funzionalità ed elasticità dei vasi sanguigni. Persino il sistema immunitario” non sarebbe esente da un influsso benefico.
Ma il fatto che la scienza sia prolifica di studi sui super poteri del cioccolato non equivale a un ‘liberi tutti’. Nella vita reale “vale la regola di non abusarne, neppure sotto feste”, avverte Pastore. Anche la scelta di quello giusto pesa. “Non tutti i tipi di cioccolato sono uguali, soprattutto per gli ingredienti aggiunti dopo la lavorazione del cacao. Per beneficiare a pieno delle sue proprietà bisognerebbe scegliere i cioccolati con un tenore di cacao più elevato, quelli extra-fondenti, in genere più scuri e amarognoli. Il fondente ha una percentuale di cacao più elevata, almeno del 45%. Di conseguenza ha anche un livello di polifenoli più alto ed è più ricco di minerali, dal ferro al potassio”.
E forse i fan degli alimenti funzionali esulteranno nel sapere che un team di ricercatori dell’università del Ghana ha messo a punto un nuovo processo di lavorazione del cacao per aumentare la dose di sostanze nutritive nel cioccolato. Le stesse preziose sostanze che però “si riducono nel cioccolato al latte perché di base è minore la quota di cacao utilizzato – precisa la dietista – Inoltre, rispetto al fondente, quando si aggiungono ingredienti come latte, burro di cacao (una sostanza grassa che si estrae dal seme di cacao), frutta secca o altro, le calorie aumentano considerevolmente. Considerazioni a parte merita il cioccolato bianco: qui troviamo zucchero, latte e burro di cacao, ma non il cacao. Perciò ne perdiamo tutti i benefici”. (AdnKronos)
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Pasqua: “effetto Nobel” e salute, la scienza promuove l’uovo di cioccolato
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