Pasquetta, spopola lo share grilling: italiani alle prese con la griglia

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Carne, pesce e verdure a non finire, dopo le abbuffate di Pasqua gli italiani scelgono il barbecue per festeggiare il lunedì di Pasquetta. Con l’arrivo della bella stagione infatti, si moltiplicano le occasioni per stare all’aperto e secondo un esperto su 3 (32%) gli italiani passeranno il lunedì dell’Angelo insieme ad amici e parenti alle prese con brace e carbonella, tempo permettendo. Ma se un tempo la consuetudine era quella di preparare una grigliata quasi esclusivamente a base carne, oggi spopolano verdure (68%), pesce (52%) e prodotti alternativi come seitan (33%) e tofu (28%). Infatti vegetariani e vegani fanno parte a pieno diritto del fenomeno che viene definito Share Grilling, ovvero l’effetto di condivisione, supporto e collaborazione che stimola questa particolare forma di cottura condivisa. La “grigliata” infatti, si associa ai ritrovi con amici all’aperto, in giardino o nella terrazza di casa e permette alla persone di socializzare. Proprio per questo tantissime celebrities scelgono di passare il proprio tempo libero davanti ai “carboni ardenti”: dal principe William all’ex presidente americano Barack Obama, fino alla supermodella brasiliana Alessandra Ambrosio e all’idolo delle ragazzine Zac Efron, l’amore per la griglia sembra una passione riconosciuta a livello mondiale. Non solo carne di manzo e di maiale, ma tante verdure, pesce e pollame: infatti secondo gli esperti petto di pollo (69%), tranci di salmone (67%), tonno (58%) e pesce spada (55%) sono l’ideale per una grigliata, perché oltre ad essere più salutari, non hanno cotture troppo lunghe. Tra le verdure non passano mai di moda melanzane (82%), zucchine (77%) e peperoni (68%). E per chi non vuole rinunciare alle tradizioni di Pasquetta e portare in tavola un alternativa gustosa e apprezzata da tutti, la scelta ideale sono le insalate di riso (55%), le torte salate (48%) e le bruschette (41%).È quanto emerge da uno studio promosso dal Polli Cooking Lab, l’Osservatorio sulle tendenze alimentari dell’omonima azienda toscana, condotto mediante metodologia WOA (Web Opinion Analysis) su circa 100 chef e antropologi dell’alimentazione attraverso un monitoraggio online sui principali social network, blog, forum e community per capire cosa faranno gli italiani il lunedì di Pasquetta.  “La grigliata oltre ad essere piacevole e aggregante, allo stesso tempo comporta un impegno serio – afferma Alessandro Breda, chef stellato del ristorante Gellius di Oderzo -. Infatti deve riuscire bene e non si deve fare brutta figura con gli amici; per questo c’è bisogno dell’aiuto di tutti. Permette alle persone di socializzare tra loro, perché si devono confrontare continuamente. Gli italiani amano cucinare alla griglia un menù vario, perché in un Paese meraviglioso come il nostro non possiamo limitarci a cucinare una cosa sola. Il successo di una buon barbecue è dato innanzi tutto dalla scelta della materia prima, dalla cottura che deve essere adeguata e dalla marinatura che non deve essere troppo pesante. Il mio menù barbecue di Pasquetta è: uova e asparagi al cartoccio cotti nella brace, melanzane e pomodori grigliati con pesto di basilico e mozzarella, costicine d’agnello marinate alla mentuccia, patate al cartoccio, ananas grigliato al Rhum e focaccia”. L’aroma delle della carne che cuoce sulla griglia è un classico irrinunciabile, eppure la voglia di qualcosa di più leggero spinge gli italiani a mettere in discussione le consuetudini. Infatti se la grigliata è sempre stata affare per amanti della carne, oggi riguarda tutti gli italiani, compresi vegetariani e vegani. Ma perché questa forma di cottura viene così apprezzata? Secondo gli esperti, uno degli aspetti più importanti è che spinge le persone a socializzare (75%). Tutti devono comunicare per raggiungere un risultato soddisfacente e questo permette di instaurare nuovi rapporti (71%), intensificare lo spirito di collaborazione (63%) e aiuta a migliorare l’umore (59%). La griglia è di conseguenza un ottimo pretesto per riunire la famiglia (32%), rivedere cari amici (27%) e riallacciare vecchi rapporti (19%). Ed oltre ad essere un momento conviviale, permette di cucinare diversi alimenti allo stesso tempo. “Cucinare insieme davanti una bella griglia permette alla persone di socializzare continuamente tra loro – afferma Tony Melillo, direttore del ristorante La Griglia di Varrone, specializzato in cotture alla brace -. La brace ricorda i tempi nei quali si faceva la grigliata all’aria aperta insieme alla famiglia. Questo tipo di cottura permette di unire le persone, che devono essere affiatate tra loro per raggiungere un buon risultato finale. Questo vale nella ristorazione, ma anche nella vita. Come in tutte le squadre sportive, anche in cucina non basta il singolo, ma serve un team vincente per riuscire a fare bene. Noi facciamo carne nel nostro ristorante, ma anche il pesce e le verdure come tipo di cottura sono molto piacevoli e vengono bene sulla brace. Per questo che vengono apprezzati dagli italiani, perché è un modo di cucinare diverso, ma che dà ottimi risultati. Un consiglio che posso dare è quello di acquistare materie prime di qualità, nel caso della carne deve essere buona e grassa. Per quanto riguarda la cottura, se si fa una grigliata alla brace la legna di quercia è l’ideale, perché dà degli aromi particolari alla carne”. Ma secondo gli esperti, quali sono le basi per realizzare una grigliata perfetta? Per prima cosa devono essere definiti i ruoli (56%). È molto importante coordinarsi per non perdere tempo ed essere efficaci. Accumulare la legna, tagliare le verdure, pulire il pesce, condire la carne, alimentare il fuoco, preparare la tavola sono compiti che devo essere assegnati prima di iniziare, per non rischiare di “pestarsi i piedi”. Una volta definito questo aspetto, è molto importante curare i particolari (52%). Infatti per avere un buon risultato si devono evitare di commettere gli errori più comuni come sbagliare la varietà di carne o pesce (42%), mettere in cottura tagli troppo grossi di carne (39%) e troppo grassi di pesce (38%) o sbagliare la marinatura (32%). A fronte di questi dati, è imprescindibile la scelta adeguata delle materie prime (51%) che devono essere selezionate con cura, senza avere paura di spendere qualche euro in più per garantirsi prodotti di qualità. Ma quali saranno i prodotti protagonisti della grigliata di Pasquetta? Al primo posto si posiziona la carne (71%), in particolare quella di maiale (58%), pollo (49%) e manzo (45%). Insieme alla carne non mancano le verdure (68%), con melanzane (82%), zucchine (77%), peperoni (68%), cipolle (39%), radicchio (32%), pomodori (21%) in prima fila. Ben un italiano su 2 (52%) si cimenterà anche con il pesce, in particolare con tranci di salmone (67%), tonno (58%), pesce spada (55%), sarde (45%), crostacei (39%) e branzino (34%). La novità sono i prodotti alternativi per i vegani, che non rinunciano ai benefici dello Share grilling e si cimentano davanti alla griglia con piatti a base di seitan (33%) e tofu (28%) accompagnati dalle verdure ovviamente. A confermare questa tendenza è lo chef J. Kenji López-Alt, food writer americano e amministratore del blog culinario Serious Eats, che ha saputo esaltare all’interno del suo libro The Food Lab il ruolo del tofu anche all’interno di una grigliata tra amici o parenti. E per chi volesse passare Pasquetta all’aria aperta, ma senza il pensiero di dover cucinare, i piatti ideali da cucinare a casa e da gustare durante un pic nic sono le insalate di riso (55%), le torte salate (48%) e le bruschette (41%).

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