Sembra di essere ritornati in pieno inverno in Europa. Da Zurigo a Sofia, passando per Monaco di Baviera, Vienna e Sarajevo, neve e freddo in queste ore la stanno facendo da padrone, proprio come non accadeva dallo scorso gennaio, quando una intensa ondata di gelo discesa direttamente dalla Repubblica dei Komi, dal profondo nord della Russia, avvolgeva nella morsa del gelo gran parte del vecchio continente, incluso il nostro paese. Basti pensare che in molti di questi stati non si vedeva cadere la neve al piano sin da metà gennaio. In questo caso l’affondo di una vasta saccatura artica, a seguito del “final warming” dello scorso mese, ricolma di aria particolarmente fredda a tutte le quote della troposfera in scivolamento dal mare di Barents, ha provocato il brusco raffreddamento che in queste ore sta investendo gran parte dell’Europa centro-orientale, dalla Germania fino ai bassopiani ucraini e alla Russia europea occidentale.
Nel corso delle prossime ore la fase di maltempo dalle caratteristiche invernali colpirà per bene, oltre all’Austria, dove sono attese abbondanti nevicate fino a bassissima quota, anche parte dei Balcani e la regione danubiana, fino al nord della Romania, la Moldavia e l’Ucraina meridionale. Qui saranno possibili nevicate anche a tratti intense che potranno tingere di bianco diverse capitali, fra cui Sarajevo, Belgrado e Chisinau. Nel corso della giornata di ieri, difatti, con la lenta traslazione dell’asse della saccatura artica verso est, in direzione dei Balcani e dell’area carpatico-danubiana, l’aumento del campo del geopotenziale poco ad ovest delle Isole Britanniche e delle coste atlantiche francesi ha favorito lo sviluppo di un intenso processo di “stretching” lungo la parte più meridionale di questa estesa ondulazione ciclonica.
Tale processo di “stretching” è terminato molto rapidamente con l’isolamento di un “CUT-OFF”, colmo di aria molto fredda, soprattutto nella media troposfera, che dalla Croazia si è spostato verso il sud dell’Ungheria e l’estremo nord della Serbia. Tale circolazione depressionaria a carattere freddo, presente all’interno della suddetta saccatura, muovendosi molto lentamente verso levante, in direzione della Romania, ha contribuito a veicolare sulle nostre regioni parte dell’aria fredda che in queste ore si sta depositando nei medi e bassi strati fra l’Ucraina centro-occidentale, il sud della Polonia, la Slovacchia, la Repubblica Ceca e l’Austria.
Dalle ultime moviole satellitari si può osservare come la circolazione depressionaria, ormai pienamente matura, spiraleggi attorno un minimo barico attualmente posizionato fra il sud dell’Ungheria e il nord della Serbia. Il sistema depressionario, evoluto in un “CUT-OFF”, con tanto di nocciolo gelido sui -35°C nella media troposfera e una forte “anomalia positiva della tropopausa dinamica” in quota, ancora carico di sufficienti quantitativi di umidità nei medi e bassi strati, e da un flusso di tiepide e umide correnti sud-occidentali che tengono in vita un buon settore caldo pre-frontale, comincerà ad interagire con lo strato di aria fredda, polare continentale, che circola sopra i bassopiani dell’Europa orientale, fra Polonia, Slovacchia, Ucraina, Moldavia, Romania, Ungheria e Austria, dove si registrano temperature negative fino ai bassi strati della troposfera.
La presenza nei medi e bassi strati dell’avvezione fredda, particolarmente marcata fra la media e bassa troposfera, farà in modo che in caso di precipitazioni, queste potranno assumere prevalente carattere nevoso fino a quote prossime la pianura fra i Balcani, l’area carpatica e i vicini confini fra il nord della Romania, la Moldavia e il sud-ovest dell’Ucraina, pur in presenza di temperature di poco superiori ai +0°C. Per tali ragioni nel corso delle prossime ore, allorquando il minimo depressionario si sarà portato fra il nord della Serbia e l’Ungheria sud-orientale, le prime nevicate, associate all’irrompere della “Warm Conveyor Belt”, in fase di sviluppo lungo il settore caldo pre-frontale della suddetta circolazione depressionaria, imbiancheranno la Slovacchia, il sud della Polonia, la Moldavia, tutto il nord della Romania e gli Oblast’ dell’Ucraina sud-occidentale, fra le città di Leopoli, ?ernivci, Vinnycja e Ternopil.
Questo perchè la “Warm Conveyor Belt” associata al “CUT-OFF”, interagendo con l’aria più fredda polare continentale presente in loco nei bassi strati (“zero termico” sui 300 metri), produrrà nevicate diffuse che investiranno principalmente il settore più meridionale della Polonia, la Moldavia, il nord della Romania e il settore sud-occidentale dell’Ucraina, dove la neve, con le precipitazioni più moderate, scenderà fino a quote prossime alla pianura, regalando delle nevicate piuttosto tardive per il mese di aprile.
Gli accumuli di neve più abbondanti si dovrebbero vedere proprio fra il nord della Romania, lungo la regione dei Carpazi, e fra la Moldavia e la regione della Podolia, nell’Ucraina sud-occidentale, dove nella serata di domani transiterà la parte più attiva dell’intenso sistema frontale, pronto a dispensare precipitazioni anche di moderata o forte intensità, capaci di lasciare discreti accumuli nel terreno, anche in presenza di un campo termico di poco superiore ai +0°C nei pressi del suolo.