Previsioni Meteo – Quella di oggi è una giornata di Pasqua (quest’anno coincide perfettamente con quella ortodossa) dal sapore invernale in molti paesi europei, tanto che diverse città e località, specialmente tra Svezia, Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania, Bielorussia e Russia occidentale, si sono svegliate sotto un soffice manto di neve fresca. E nei prossimi giorni una serie di impulsi di aria molto fredda nei prossimi giorni si verseranno in Europa, causando un ulteriore calo dei valori termici e un ritorno a condizioni climatiche decisamente più simil invernali per la stagione. Difatti il progressivo indebolimento della figura del vortice polare troposferico, indotto dal “final warming” di fine marzo, sta cominciando ad avere pesanti ripercussioni sulla circolazione atmosferica lungo le medio-alte latitudini. Gli effetti di questo “stratwarming” si sono propagati, seppur molto timidamente, fino alla troposfera, con il conseguente aumento del campo dei geopotenziale che ha agevolato lo sviluppo sul mar di Beaufort di una imponente area anticiclonica, ben strutturata nell’alta troposfera, con massimi di oltre 1050 hpa.
Questa struttura anticiclonica nel corso dei prossimi giorni contribuirà a destabilizzare la figura del vortice polare, la quale, di tutta risposta all’attacco anticiclonico e all’improvviso aumento dei geopotenziali in quota, rischierebbe di disintegrarsi in due o più “lobi” pronti a muoversi verso le medie latitudini, fra l’Asia settentrionale, il nord America e l’Europa. Al momento, con la frantumazione del nucleo principale del vortice polare troposferico, uno dei “lobi” secondari sta scivolando sulla Scandinavia e il mar Baltico, presentandosi sotto forma di una ampia circolazione depressionaria, colma di aria fredda polare marittima, che si allontana verso il nord della Russia europea, con un profondo minimo barico sceso sotto i 990 hpa.
Questo “lobo”, inoltre, sta contribuendo a far scivolare sulla Scandinavia una vasta avvezione di aria fredda polare marittima, caratterizzata da isoterme che raggiungono i -8°C -9°C a 850 hpa, circa 1300 metri, mentre l’isoterma di -14°C -15°C raggiungerà il nord della Finlandia e la Repubblica di Carelia, dove lo “zero termico” prossimo al piano renderà ogni tipo di precipitazioni a prevalente carattere nevoso fino alle coste. Tale circolazione depressionaria, piuttosto ampia, nel corso dei prossimi giorni, evolvendo molto lentamente verso il nord degli Urali, prima di essere del tutto assorbita dalla profonda depressione fredda facente capo al “lobo siberiano” del vortice polare, “avvetterà” un vasto nucleo di aria fredda polare marittima, attualmente posizionato sul nord della Scandinavia e sul mare di Barents, in direzione dell’Europa centrale e buona parte di quella orientale.
Questo nucleo di aria fredda, artico marittima, ma successivamente “continentalizzata” sopra le lande appena innevate della Carelia e della Finlandia, nel corso dell’inizio della nuova settimana si verserà fra le Repubbliche Baltiche, Polonia, Bielorussia e Ucraina, per poi raggiungere, attraverso un flusso secondario “retrogradato” da NE, la Slovacchia, la Germania, la Danimarca, il Belgio e l’Olanda, determinando un brusco calo dei valori termici, portando le temperature anche su valori al di sotto delle tradizionali medie di stagione. Qui il freddo si avvertirà parecchio, specialmente durante le ore notturne, con temperature minime che potrebbero scendere ben al di sotto dei +0°C.
Proprio fra domani, martedì e la giornata di mercoledì, le basse temperature sommandosi all’afflusso dell’aria fredda post-frontale, da NO, e il contemporaneo abbassamento della quota dello “zero termico”, permetteranno alle precipitazioni di poter assumere prevalente carattere nevoso fino al piano sulla Finlandia occidentale, e persino fra l’Estonia, la Lettonia e la Lituania, e nel nord della Polonia, dove sono attese delle brevi nevicate e dei rovesci di neve misti a pioggia pure su città come Helsinki e Tallinn. Al contempo buona parte dell’aria fredda polare marittima, prima di raggiungere l’Europa centrale, scorrendo si scalderà notevolmente nei bassi strati, caricandosi di umidità e instabilizzandosi alle varie quote.
Ciò comporterà un conseguente incremento del “gradiente termico verticale” che instabilizzerà l’intera colonna d’aria, favorendo lo sviluppo di moti convettivi diffusi all’interno dell’avvezione fredda. Riscaldandosi nei bassi strati la massa d’aria, spingendosi verso i bassopiani della Germania e della Polonia, tramite una moderata e fredda ventilazione dai quadranti settentrionali, diventerà molto instabile, causa il notevole aumento del “gradiente termico verticale” (notevoli differenze di temperature fra media e bassa troposfera) in seno alla colonna d’aria. Questi notevoli contrasti termici, fra la bassa e la media troposfera, favoriranno la formazione di intensi moti convettivi (forti correnti ascensionali che spingono l’aria dal basso verso l’alto) che agevolano la formazione di imponenti addensamenti nuvolosi cumuliformi (cumuli, congesti e cumulonembi in aria fredda) carichi di piogge, rovesci di gragnola e persino grandinate di piccola e media taglia, ma molto localizzate.
Di solito questa nuvolosità, evidenziata dalle moviole satellitari con i classici “ciottoli” o nubi puntiformi, si sviluppa all’interno del settore freddo post-frontale di un intenso ciclone extratropicale e rappresenta le varie linee di instabilità (derivate anche dalla rotazione dei venti al suolo da NO sempre più verso nord) che seguono il passaggio del fronte freddo. In questo caso però il maggior contributo della radiazione solare di aprile, capace di scaldare maggiormente il terreno durante le ore diurne, avrà un ruolo significativo nell’esaltare ulteriormente i contrasti termici fra bassi e medi strati, favorendo l’innesco di intensi moti convettivi che agevoleranno la formazione di grossi cumulonembi in aria fredda.
Fra domani e martedì, l’aria fredda in discesa dalle latitudini artiche e la nuvolosità puntiforme a suo seguito invaderanno la Danimarca, la Germania, la Repubblica Ceca, la Slovacchia, la Polonia e l’Ucraina centro-occidentale, causando rovesci, nevosi sino a 300-200 metri di quota, specie in Polonia, occasionali grandinate, e persino locali fenomeni temporaleschi. Tanta neve è prevista sui monti Tatra, una catena montuosa al confine tra Polonia e Slovacchia, che rischia di vedere di neve accumuli particolarmente abbondanti, soprattutto lungo i versanti più settentrionali.