Primavera: voglia di gelato, i “segreti” dello chef glacier

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Con l’arrivo della primavera e della bella stagione, il gelato entra nella dieta degli italiani. D’altronde, è proprio l’Italia che detiene il primato mondiale di consumi: ogni anno ne mangiamo 12 chili a testa e la scorsa stagione le vendite sono salite dell’8%. La storia racconta che nasca attorno al 1565, alla corte di Caterina de’ Medici, a Firenze, per merito dell’architetto Bernardo Buontalenti, detto Mastro Bernardo delle girandole, che realizza un sorbetto quasi gelato utilizzando neve, sale, limoni, zucchero, bianco d’uovo e latte.
E a indicare i cinque ‘pilastri’ per realizzare il gelato perfetto, è lo chef glacier Peppe Flamingo, 33 anni e terza generazione di esperienza nel settore, che, nelle boutique Tasta, partendo dalle origini della propria terra, la Sicilia, ha realizzato dei gusti che mettono in risalto tutti gli ingredienti della Trinacria, un’isola dove si trovano delle materie prime di altissima qualità, uniche in tutta Italia. Tasta, infatti, è il risultato di oltre 56 anni di esperienza maturata dalla famiglia Flamingo nel settore della gelateria e della pasticceria con l’intento di realizzare il miglior gelato possibile in armonia con la natura e nel pieno rispetto delle persone e degli animali. Ecco, quindi, i cinque pilastri della filosofia Tasta per realizzare il gelato perfetto.
1. Secondo natura. In tutti i prodotti viene usato latte biologico, panna fresca e zucchero di canna grezzo non raffinato. Sono banditi dal laboratorio coloranti, conservanti, aromi di sintesi o grassi vegetali idrogenati.
2. Materia prima d’eccellenza. Il pistacchio verde di Bronte Dop, le fragoline di Sciacca e Ribera o di Maletto, il mandarino tardivo di Ciaculli sono solo alcuni dei prodotti di eccellenza che meglio rappresentano la Sicilia nel mondo. L’idea è quella di prendere solo il meglio di ciò che la natura possa offrire.
3. Attenti a tutte le esigenze alimentari. Tutti i gelati e le granite sono prodotti con ingredienti non contenenti glutine e per evitare la contaminazione da brioches e coni si applica un’apposita procedura. E anche chi è allergico o intollerante al glutine deve potersi togliere lo sfizio della cialda. C’è poi il vegan e senza lattosio dove non si usano usiamo latte e derivati animali. Inoltre, grazie allo zucchero di canna bruno golden caster, si elimina il classico zucchero raffinato, di solito sbiancato con ossa animali. Inoltre, il senza saccarosio, per un basso indice glicemico.
4. Gelato solidale. Ogni boutique è legata a un’associazione benefica del territorio. “In questo modo sai che ogni volta che assapori una prelibatezza Tasta stai facendo del bene anche a qualcuno che condivide con te la stessa terra. Altra iniziativa sempre attiva è quella del prodotto sospeso: che sia caffè, gelato o cannolo potrai sempre lasciarne uno in sospeso per qualcuno meno fortunato di te”, sottolinea.
5. Rispetto per l’ambiente e per gli animali. Lavorando latte biologico si è sicuri che le mucche, brade al pascolo quasi tutto l’anno, non vengano sfruttate, abbiano una corretta alimentazione e vivano nelle migliori condizioni igienico-sanitarie. Inoltre, rispetto della natura, grazie all’utilizzo di coppette e palettine compostabili e cartonaggi Fsc. (AdnKronos)

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