Steve Jobs amava Walt Disney, e la annoverava spesso tra i suo ispiratori. La considerava una società che era riuscita in quello in cui la maggior parte delle aziende falliscono: creare sogni e resistere al tempo. Ed oggi, a quasi 6 anni dalla morte del visionario della Apple, la sinergia potrebbe diventare realtà. Si tratterebbe del matrimonio del secolo, dal quale potrebbe nascere un colosso da 1.000 miliardi di dollari. Tornano infatti i rumors su una possibile acquisizione di Walt Disney da parte di Apple e, anche se le probabilità che ciò avvenga sono basse, la sola idea di un’unione fra due marchi scatena una reazione di meraviglia.
Gli analisti di Rbc Capital Markets rilanciano l’ipotesi: dalla loro unione nascerebbe un colosso quasi “senza limiti per i contenuti e la tecnologia“, una vera e propria minaccia per Netflix. Apple e Disney, “non solo solo leader dello loro rispettive industrie, ma sono colossi di scala globale con prodotti e servizi unici. Poche persone nel mondo non conoscono i due marchi e i loro prodotti. La domanda è: cosa possono fare insieme che non possono fare da sole? La risposta e’ che possono fare qualsiasi cosa date le risorse tecnologiche e finanziarie che avrebbero” insieme.
L’unione permetterebbe ai due marchi di creare dei contenuti inediti, senza svilire le proprie peculiarità. “Di recente le aspettative degli investitori sul fatto che Apple possa seriamente considerare l’acquisizione di Disney sono aumentate” spiegano gli analisti, evidenziando come entrambe le società sono alla ricerca di strade per rafforzare la loro crescita. L’operazione spiegherebbe inoltre i 200 miliardi di dollari di liquidità di Apple. Ma si tratta di una cifra esorbitante anche per un colosso come Cupertino. Per acquisire la Disney infatti la Apple dovrebbe pagare 237 miliardi di dollari, una cifra elevata se si considera che la maggiore acquisizione finora compiuta da Apple è quella di Beats per 3 miliardi di dollari. La Apple, come è noto, aspira a produrre da sé i propri contenuti, rendendoli così unici e differenti, ma chissà…La magia della Disney potrebbe valerne l’eccezione.