Dopo 13 anni in orbita intorno a Saturno, la sonda Cassini-Huygens è pronta per il “gran finale“, la fase conclusiva che prevede una sequenza “tuffi” tra gli anelli del pianeta fino al termine della missione, in programma il prossimo 15 settembre. Il 22 aprile la sonda ha eseguito con successo il suo 127° e ultimo flyby di Titano, la più grande luna di Saturno: la manovra ha messo la sonda sulla giusta traiettoria, nella zona compresa tra il pianeta e il bordo interno degli anelli, dando il via alle 22 sequenze di immersioni tra gli anelli – iniziate oggi – ognuna della durata di circa una settimana.
A metà settembre Cassini prenderà congedo, inviando l’ultimo set di dati sull’atmosfera del gigante gassoso. La sonda invierà dati fino alla fine, quando scenderà nell’atmosfera del pianeta, con un finale spettacolare con cui concluderà una lunga serie di grandi successi scientifici. La fine di Cassini è stata programmata per proteggere Titano e altre lune potenzialmente abitabili di Saturno.
Saranno 4 mesi di dati e immagini mai visti: “Abbiamo raggiunto la fase finale di questa missione pioneristica, spingendo ancora una volta la sonda in una regione inesplorata“, spiega Nicolas Altobelli, dell’Agenzia Spaziale Europea. “Non vediamo l’ora di vedere il flusso di nuovi emozionanti dati che Cassini inviera’ nei prossimi mesi“.
I dati aiuteranno a comprendere la formazione di Saturno e a calcolare massa ed età degli anelli, per verificare se siano nati con il pianeta o successivamente, da un suo satellite andato in frammenti. Durante l’avvicinamento a Saturno, Cassini ne misurerà anche il campo gravitazionale del pianeta e fotograferà da vicino l’atmosfera.
La missione lanciata nel 1997 ha consentito, tra le tante cose, di scoprire l’esistenza di un oceano sotterraneo nella luna Encelado che potrebbe ospitare la vita.