E’ polemica in Spagna per una rilettura della storia della ‘Conquista delle Indie’ da parte del presidente della tv pubblica Rtve Jose’ Antonio Sanchez. In una conferenza, citando una studiosa australiana, Inga Clendinnen, ha detto che “dispiacersi per la scomparsa dell’impero atzeco e’ come esprimere cordoglio per la sconfitta dei nazisti”. Sanchez, nominato dal governo del premier conservatore Mariano Rajoy, ha anche affermato in un intervento nella Casa dell’America di Madrid, che la colonizzazione dell’America da parte degli spagnoli fu “evangelizzatrice e portatrice di civilta‘”, negando che abbia prodotto uno sterminio delle popolazioni indigene.
Lo storico Enrique Florescano, citato da El Pais, ha contestato le dichiarazioni del presidente della Rtve rilevando che “la missione spagnola in America e’ stata di conquista e appropriazione di territorio“, ricordando inoltre che “la corona di Spagna proibi’ ai frati di considerare gli indigeni come esseri umani simili agli spagnoli”. Un altro studioso, Enrique Rodriguez, ricercatore all’Universita’ del Texas, ha replicato che “dire che la Spagna porto’ la civilta’ e’ dimostrare ignoranza: gli indigeni in America, atzechi e altri, avevano molte conoscenze scientifiche, sapevano di poesia e di arte”. Per Miguel Pastrana dell’Universita’ del Messico paragonare atzechi e nazisti “e’ come fare un parallelo fra re Felipe e Stalin, e’ una sciocchezza”.