Erano figlie, madri, mogli, spose, amanti, o più semplicemente donne, tutte vissute durante il Ventennio del regime fascista, e tutte rinchiuse in manicomio senza possibilità di replica. A riproporre la figura di queste ‘donne fantasma’ è la mostra documentaria “I fiori del Male – donne in manicomio nel regime fascista“, organizzata dall’Orchestra Femminile del Mediterraneo a sostegno dell’Angsa Abruzzo (Associazione nazionale genitori soggetti autistici), dal sei aprile (ore 18) presso il circolo Aternino di Pescara. Oltre alle immagini delle donne ricoverate, saranno esposti diari, lettere, relazioni mediche che raccontano la femminilità a partire dalla descrizione di corpi inceppati e restituiscono l’insieme di pregiudizi che hanno alimentato storicamente la devianza femminile.
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Storie di donne internate in manicomio durante il Fascismo: ritenute anomale ed esuberanti, solo perché ‘femmine’
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