Terremoto, il sindaco di Santangelo: “E’ una Pasqua amara, troppi ritardi”

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”Sara’ una Pasqua amara qui in montagna, la gente si lamenta per i ritardi, e ha ragione: troppo farraginose le procedure per la rimozione delle macerie, ancora da appaltare l’acquisto delle casette, la microzonazione di livello 3 non e’ partita, e senza quella non si possono conferire incarichi neppure per la ristrutturazione di case isolate con danni medi”. Il sindaco di Castelsantangelo sul Nera Mauro Falcucci invita ”il Governo, il Commissario, la Regione Marche a velocizzare gli interventi, per contrastare la desertificazione della montagna”. ”Questa – dice all’ANSA – e‘ una guerra, i nostri paesi sono stati ‘bombardati’ dal Terremoto, non si affronta una guerra con procedure ordinarie”.

Otto mesi dopo le prime scosse del 24 agosto ‘‘stiamo quasi al punto di partenza. Anche noi sindaci avremo fatto degli errori – ammette – e ci prendiamo le nostre responsabilita’, ma abbiamo visto piu’ decreti che casette, i borghi sono svuotati, le chiese di Castelsantangelo tutte crollate o inagibili”. Con i sindaci di Visso, Ussita e Preci, localita’ quest’ultima dell’Umbria, Falcucci ha siglato nei giorni scorsi un ‘patto della montagna’ per individuare ”strategie comuni di fronte a un’emergenza che non finisce”. L’epicentro del sisma di ottobre, ”la scossa di magnitudo 6.5 – sottolinea – e’ stato qui, anche se molti media tendono a dimenticarlo. Non e’ una guerra fra poveri, e non vogliamo togliere attenzione a nessuno – ci tiene a sottolineare Pazzaglini – ma nel nostro territorio c’e’ stata una catastrofe senza precedenti, che come tale va affrontata”. Serve ”un cambio di rotta immediato, meno tentennamenti”

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