“Contiamo di rendere agibili tutte le case, quindi di avere la fine lavori di ogni singola unita’, entro il 2025. Parliamo di 56 comuni, alcuni arriveranno prima e altri dopo”. E’ la previsione fatta in occasione dell’ottavo anniversario del terremoto dell’Aquila dal titolare dell’Ufficio speciale (Usrc), Paolo Esposito, che collega questo risultato all’assicurazione sul funzionamento della macchina amministrativa. Macchina amministrativa che ha problemi di funzionamento alla luce della scarsita’ e delle incertezze sui fondi.
“Siamo ben oltre il 30% del cammino finanziario, contiamo di impegnare tutte le risorse della ricostruzione privata, ossia di istruire tutte le pratiche che ci presenteranno, entro un periodo che io vedo tra il 2021 e il 2022“, dice. L’Usrc è in funzione dal 2013 e governa la ricostruzione in 56 comuni del cratere e in oltre 100 fuori. Sui problemi legati al funzionamento con l’incertezza sui contratti, Esposito spiega che “questo continuo stop and go dei contratti non fa bene alla macchina. La certezza dei flussi finanziari a sostegno e’ la certezza, non per me che sono un manager che e’ stato assunto con una mission che cerca di portare a termine e poi fara’ altro nella vita, ma della squadra. Perché su questa squadra sono investiti dei processi organizzativi di breve, di medio e di lungo periodo”.