Il test missilistico condotto oggi dalla Corea del Nord è il 75° da quando Kim Jong-un è diventato leader del ‘regno eremita’ nel dicembre del 2011, alla morte del padre, Kim Jong-il. Anche questo, come quello del 16 aprile scorso, è fallito, ma, secondo gli analisti, ci sarebbe poco da gioire. “Questo test è fallito – commenta con il “Washington Post” Shea Cotton, Centro James Martin per la non proliferazione – ma la storia dei test missilistici di Kim parla di 58 test riusciti e di 17 falliti”.
Questo significa che la Corea del Nord sta chiaramente facendo progressi e che ha la volontà politica, se non ancora la tecnologia, di migliorare le sue performance. Kim – che alla parata militare del 16 aprile ha fatto sfilare anche due nuovi missili – ha detto più volte di volere un missile balistico intercontinentale che sia in grado di raggiungere il territorio degli Stati Uniti. (AdnKronos)