Due anni e 6 mesi e risarcimento da quantificare in parte civile. E’ la condanna inflitta dal giudice del tribunale di Torino a Germana Durando, medico e omeopata accusata omicidio colposo aggravato dalla previsione dell’evento. Il pm aveva chiesto 4 anni. La dottoressa, secondo l’accusa, aveva curato una donna con un neo sulla spalla rivelatosi poi un melanoma maligno con un approccio omeopatico, senza ricorrere alla medicina convenzionale. La paziente era poi deceduta a 53 anni.
“Una sentenza importante che evidenzia che Marina voleva curarsi e guarire, per stare vicino alle persone che amava – ha affermato l’avvocato della famiglia della vittima, Marino Careglio – Si è affidata a un medico che l’ha purtroppo indotta a scegliere un percorso che promette guarigione, ma che invece l’ha portata alla morte. Evidenzia che il cancro si cura con la medicina e che eventuali altre cure possono essere solo complementari”.
“Aspettiamo di leggere le motivazioni della sentenza”, ha dichiarato il legale della dottoressa, Stefano Castrale, preannunciando il ricorso in appello. “Per ora prendiamo atto che la pena inflitta è di molto inferiore a quella richiesta dal pm e le provvisionali contenute”.
“Se oggi la dottoressa ha perso, io non ho vinto e come me abbiamo perso tutti”, ha commentato il fratello della vittima alla lettura della sentenza.
Ringraziando medici, biologi, biotecnologi, farmacisti, chimici “e chiunque altro ogni giorno si alza lotta per combattere questo male terribile che è? il cancro, curando o ricercando le migliori terapie possibili”, l’uomo ha quindi auspicato che la sentenza di oggi “possa servire a salvare qualche vita e che molte persone trovino il coraggio di denunciare certe cure, che possono solo essere complementari”. (AdnKronos)
Tumori: curò melanoma con omeopatia, condannata a 2 anni e 6 mesi
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