La scienza è indice di benessere e crescita economica, e dunque sono necessari nuovi investimenti nel settore: è quanto chiesto ai capi di stato e di governo che si riuniranno a maggio per il G7 che si svolgerà a Taormina, da parte dei rappresentanti delle Accademie scientifiche degli stessi paesi del G7 e dalle principali Accademie internazionali. Tra le raccomandazioni raccolte in tre documenti consegnati oggi dal presidente dell’Accademia dei Lincei, Alberto Quadrio Curzio, al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e ai ministri dell’ Economia Gian carlo Padoan e della Cultura Dario Franceschini, questi ultimi presenti all’Accademia Nazionale dei Lincei in occasione della conferenza “The role of National Academies and International Academy Networks in advising Institutions“, ci sono anche la necessita’ di protezione dei beni culturali dalle catastrofi naturali e la lotta alle malattie neurodegenerative.
“Scienza, tecnologia e innovazione sono importanti motori dello sviluppo economico e dello sviluppo umano”, si legge nel documento e per questo si chiede alla politica di assicurare investimenti sia in nuove strutture di ricerca e infrastrutture che in piu’ efficienti sistemi di istruzione e formazione. Secondo i rappresentanti delle piu’ importanti accademie scientifiche al mondo gli investimenti dovrebbero essere indirizzati in particolare su alcuni settori chiave gia’ ”maturi”, tra cui l’intelligenza artificiale e le tecnologie biomediche e altri emergenti, come le tecnologie quantistiche. Ricordando le conseguenze disastrose dell’alluvione di Firenze del 1966, si sottolinea come “dopo 50 anni da questo evento sono ancora insufficienti le misure adottate per ridurre i rischi che un analogo possa ripetersi. I beni culturali sono ‘unici’ e una volta distrutti sono persi per sempre”. La terza indicazione sottolinea la necessità di intensificare lotta contro le malattie neurodegenerative, come Parkinson e Alzheimer.
