“Dagli anni 2000 la popolazione che vive nelle aree urbane ha superato quella delle aree rurali, quindi la vera sfida per il futuro in termini di sostenibilità sarà nutrire le città, che ormai ospitano il 70% degli abitanti del mondo”. Così Andrea Segrè, presidente Caab Centro agroalimentare di Bologna e Fondazione Fico presenta all’AdnKronos Salute la II edizione del ‘Bologna Award’, il Premio internazionale per la sostenibilità agroalimentare che si celebra a Bologna sabato 14 ottobre, in un’ideale anteprima del ‘World Food Day’ del 16 ottobre. L’iniziativa, illustrata ieri a Roma nella sede dell’Enpam – Ente nazionale di previdenza ed assistenza dei medici e degli odontoiatri, è ideata e promossa da Caab e sostenuta da Enpam, Fondazione Fico, Regione Emilia Romagna, Comune di Bologna, ministero dell’Ambiente e Nomisma spa.
“Il Bologna Award – spiega Segrè – vuole premiare azioni di sostenibilità in campo della produzione, della trasformazione e del consumo agroalimentare. Sostenibilità vuol dire durare nel tempo, usare al meglio le risorse naturali limitate che abbiamo a disposizione (il suolo, l’acqua, l’energia) per garantirne l’uso sufficiente alle generazioni future. Il premio punta a valorizzare le ricerche scientifiche e le iniziative in ambito agricolo e agro-alimentare realizzate da persone, istituzioni e e aziende nel segno dello sviluppo sostenibile e durevole”.
“Collaboriamo con ‘Bologna Award’ perché crediamo che vada efficacemente diffuso il concetto di salute, oltre a quello della sanità – aggiunge Alberto Oliveti, presidente Enpam – Il primo passo per avere una salute efficace è diffonderne correttamente i determinanti, e oggi i determinanti della salute fondamentali sono quelli riguardanti l’alimentazione, lo stile di vita, l’ambiente. Crediamo che una corretta educazione alimentare garantisca, per ognuno di noi, il mantenimento più a lungo possibile del proprio patrimonio di salute, e questo credo che sia un obiettivo fondamentale per chi è destinato alla sanità. Investire sull’educazione alimentare – sottolinea – significa investire sulla cultura, e sulla capacità di diffondere il concetto che alimentarsi correttamente è salute. Essere consapevoli dell’importanza di quello che mangiamo migliora la nostra qualità della vita, e intorno alla qualità della vita riteniamo che debba essere costruito un nuovo welfare”.
Con l’edizione 2017 – spiegano gli organizzatori – ‘Bologna Award’ introduce la nuova categoria dei ‘City of Food Masters’, veri e propri testimonial di sostenibilità agroalimentare. Il primo ‘Master’ 2017 è Ibrahim Abouleish, il medico e ricercatore egiziano noto per aver promosso nel suo Paese un’agricoltura che rispetta l’ambiente e offre lavoro attraverso il progetto ‘Sekem’, l’azienda biodinamica che offre lavoro a oltre 2mila persone e ha saputo trasformare in giardino migliaia di ettari di sabbia. Ibrahim Abouleish, insignito del ‘Right Livelihood Award’ per aver creato un modello di business che unisce sviluppo sociale e culturale, sarà premiato a Bologna il 14 ottobre.
La Giuria del ‘Bologna Award’ 2017, presieduta da Andrea Segrè, è composta da Nadia Scialabba in rappresentanza della Fao, dai giornalisti Andrea Cangini, Antonio Cianciullo, Sylvie Coyaud, Marisa Fumagalli, Roberto Giovannini e Antonio Pascale, e inoltre Angelo Benedetti ( presidente Unitec), Alessandro Bonfiglioli (direttore generale Caab, segretario Fondazione Fico), Duccio Caccioni (direttore marketing e qualità Caab), Pierluigi Masini, Alberto Oliveti, Sara Roversi (founder Future Food Institute), Paolo De Castro (Parlamento Europeo) e Chennaiah Poguri (Asian Peasant Coalition e Action Aid India). (AdnKronos)
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Alimenti: Enpam e Caab insieme per la sostenibilità agroalimentare
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