Ognuno di noi, nel suo piccolo, può contribuire alla riduzione delle emissioni gas serra compiendo piccoli gesti quotidiani. Secondo uno studio scozzese, per esempio, per limitare le emissioni correlate all’allevamento del bestiame basterebbe sostituire bistecche e spiedini di pollo con grilli, larve e altri insetti. La ricerca, pubblicata sulla rivista Global Food Security e condotta dall’Università di Edimburgo sulla base di dati della Fao, afferma che se si rimpiazzasse con insetti metà della carne mangiata nel mondo, si ridurrebbe di un terzo lo sfruttamento di terreni agricoli, riducendo quindi significativamente i gas serra emessi in atmosfera.
E’ noto il forte scetticismo di molti consumatori di fronte agli insetti nel piatto, tanto da limitarne il consumo, ma i ricercatori sottolineano che anche un incremento minimo in questo senso potrebbe portare benefici. Il primo risultato si potrebbe ottenere utilizzando gli insetti come ingredienti in alcuni cibi pronti. I ricercatori sottolineano che gli insetti, ma anche i surrogati della carne come il tofu, sono la scelta proteica più sostenibile in quanto richiedono una minor quantità di terra ed energia per la loro produzione. La bistecca è la meno amica dell’ambiente. Contrariamente a studi precedenti, aggiungono gli scienziati, la carne creata in laboratorio è invece risultata non più sostenibile di pollo o uova.