Week-end di caos negli ospedali britannici in seguito all’attacco hacker che ha colpito sopratutto il servizio sanitario: migliaia di operazioni sono state annullate, i servizi sono stati sospesi, le ambulanze dirottate verso indirizzi sbagliati. L’attacco hacker globale ha interessato quasi 100 Paesi realizzato utilizzando una tecnologia rubata alla National Security Agency americana, l’Nsa: un virus che blocca l’accesso a tutti i file di un pc fino a che non venga pagato un riscatto. In Gran Bretagna si lavora senza sosta per ripristinare il sistema di computer mandati in tilt mentre il governo ha chiesto agli ospedali assolutamente di non pagare.
Ciaran Martin, responsabile dell’agenzia di sicurezza informatica, ha detto che sta facendo “tutto il possibile” per riavere “servizi di utilità vitale” di nuovo attivi e funzionanti: si lavora senza sosta, ventiquattr’ore su ventiquattro. “Siamo assolutamente consapevoli che gli attacchi ai servizi critici come l’Nhs, il servizio di sanità britannico, hanno un enorme impatto sugli individui e le loro famiglie. Stiamo facendo tutto quello che è alla nostra portata per restaurare questi servizi vitali”, ha assicurato Martin. Ma migliaia di pazienti sono in una sorta di limbo: quelli non gravi sono stati invitati a tenersi lontani dagli ospedali, quelli più gravi sono invece dirottati verso ospedali i cui computer funzionano ancora. Sono state colpite almeno 45 strutture locali,tra cui ospedali, servizi di ambulanze, centri di salute mentali.
La premier, Theresa May, e il sistema digitale del servizio sanitario hanno assicurato che non risultano danneggiati i dati dei pazienti. Ma Amber Rudd, la responsabile dell’Interno ha rifiutato di chiarire se i dati fossero precedentemente salvati con un back-up (avrebbero “dovuto”, ha detto) e ha invitato la sanità pubblica ad aggiornare i suoi software. Il ‘ransomware’ utilizzato per colpirli è un malware che, installato, infetta il pc e per sbloccare il computer impone un riscatto, un pagamento in Bitcoin, la moneta virtuale.