Un piano d’azione globale contro i cambiamenti climatici. Alla conferenza sul clima di Parigi (Cop21) del 12 dicembre 2015, 195 Paesi hanno adottato un’intesa per limitare il riscaldamento globale ben al di sotto dei 2ºC.
Ecco i punti principali dell’Accordo:
Mitigazione – I Paesi hanno concordato di mantenere l’aumento medio della temperatura mondiale ben al di sotto i 2°C rispetto ai livelli preindustriali e di puntare a limitare l’aumento a 1,5°C.
Trasparenza e resoconto globale – L’accordo prevede l’istituzione di un quadro di maggiore trasparenza per l’azione e il supporto, con una flessibilità che tenga conto delle diverse capacità delle Parti (allo scopo di “fornire una chiara comprensione dell’azione contro il cambiamento climatico […], tra cui la chiarezza e il monitoraggio dei progressi verso la realizzazione dei contributi a livello nazionale di ciascuna delle Parti). Tra le altre cose, si prevede la verifica ogni cinque anni, dal 2023, per valutare i progressi verso il raggiungimento degli obiettivi dell’Accordo.
Adattamento – L’accordo mira ad aumentare la capacità di affrontare gli effetti negativi dei cambiamenti climatici e ad aiutare i Paesi in via di sviluppo a sostenere i costi dell’adattamento.
Perdite e danni – L’accordo, inoltre, riconosce l’importanza di evitare e ridurre al minimo le perdite e i danni collegati agli effetti negativi dei cambiamenti climatici e la necessità di promuovere la cooperazione per migliorare la comprensione, l’azione e il sostegno in diversi campi, come i sistemi di allarme rapido, la preparazione alle emergenze, l’assicurazione contro i rischi, la resilienza delle comunità, dei mezzi di sussistenza e degli ecosistemi.
Assistenza – I governi hanno stabilito che lavoreranno per definire una chiara roadmap per la creazione di finanziamenti per clima di 100 miliardi di dollari entro il 2020 e ancora prima del 2025 di stabilire un nuovo obiettivo più consistente.