Il documentario “Epigenetica. Come il nostro corpo memorizza il mondo” che viene presentato domani, dalle 14.30 a Roma, al Consiglio Nazionale delle Ricerche, nasce dalla collaborazione tra la Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti di Milano e gli scienziati che lavorano al Progetto Bandiera Epigenomica (Epigen) ed è stato realizzato come film di diploma nel corso dell’anno accademico 2014/15. L’anno successivo ha vinto il Best studentdocumentaryRaw Science Film Festival di Los Angeles. È il primo documentario italiano sull’epigenetica, scienza che studia come il DNA si comporta e risponde all’ambiente, permettendo agli esseri viventi di adattarsi rapidamente agli stimoli esterni. Attraverso l’utilizzo di diversi giochi (lego, flipper, biliardo, origami, ecc.) il documentario si pone il duplice obiettivo di aiutare lo spettatore nell’assimilazione dei concetti base dell’epigenetica, ma anche di raccontare il mondo della scienza in un modo diverso, rispetto a come siamo abituati a pensarlo.
La sfida raccolta dagli studenti diplomati della Civica Scuola di Cinema è stata quella di realizzare un documentario di divulgazione scientifica, che informasse sulle promesse dell’epigenetica per la salute umana, attraverso un linguaggio nuovo e innovativo, restituendo un’immagine della scienza e della ricerca, ma anche dei ricercatori, non più caratterizzata da un’austera distanza dai problemi e dalla vita quotidiana. L’incontro di domani tratterà appunto le possibilità e modalità di divulgazione della scienza attraverso l’audiovisivo. L’argomento, dopo i saluti del presidente del CNR Massimo Inguscio e del presidente di Fondazione Milano – Scuole Civiche Marilena Adamo, sarà introdotto dal giornalista e divulgatore scientifico Piero Angela. Alla discussione e agli approfondimenti prenderanno parte il conduttore tv Michele Mirabella, i registi Andrea Fasciani (The walkingmind), Valerio Jalongo (Il senso della bellezza), Paolo Turro (Epigentica) diplomato della Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti, con il docente Diego Cassani, la direttrice Laura Zagordi e il professor Giuseppe Macino, che è stato tra i ricercatori che hanno contribuito alla realizzazione del documentario.