“La Corea del Nord, dopo aver aperto ad una possibile trattativa con gli Usa di Donald Trump, ha nuovamente violato le risoluzioni Onu lanciando alle 5,30 del mattino ora di Seul (le 22,30 ora italiana) un missile balistico che ha percorso 700 km per circa 30 minuti di volo prima di cadere nel Mar del Giappone. – lo riferisce l’agenzia sudcoreana Yonhap citando fonti dei vertici militari di Seul . Il vettore (probabilmente un KN-17 a gittata intermedia) è stato lanciato dalla regione di Kusong sulla costa occidentale nordcoreana, a nord-ovest dalla capitale Pyongyang.
Pyongyang aveva effettuato il precedente test missilistico – fallito – il 28 aprile ed un’altro il 16 aprile, sempre finito male, proprio mentre il vicepresidente Usa, Mike Pence era a Seul. Il lancio, a differenza degli ultimi due, è da considerarsi un successo in quanto il missile ha percorso, secondo i militari di Seul, 700 km, pertanto avrebbe potuto colpire qualsiasi punto della Corea del Sud, oltretutto la distanza tra la zona di lancio di Kusong in Corea del Nord, a Busan, la punta estrema meridionale della Corea del Sud, è di poco più di 610 km.
Fonti Usa riferiscono che il presidente Donald Trump è stato informato dell’evento. Il Giappone ha precisato che il missile è caduto al di fuori della sua Zona di Identificazione Aerea di Difesa (Adiz), che si estende molto oltre lo spazio aereo nazionale. Il neo presidente sudcoreano, il liberale Moon Jae-in, insediatosi solo mercoledì scorso, ha ordinato la convocazione del Consiglio di Sicurezza Nazionale, riferisce l’agenzia anglo-canadese Reuters citando fonti della Casa Blu, la residenza presidenziale sudcoreana.
Moon durante la cerimonia di insediamento si era detto pronto a visitare la Corea del Nord come gesto distensivo pur di raggiungere un accordo di pace. I due Paesi, infatti, dopo il conflitto tra il 1950 ed il 1953 firmarono solo un armistizio, che sanciva la fine delle ostilità, senza poi effettuare vere e proprie azioni concrete di tregua. Nel Mar del Giappone sono presenti al momento ben due portaerei a propulsione nucleari Usa della classe Nimitz, la Uss Ronald Reagan (in fase di test dopo una serie di operazioni di manutenzione in Giappone) e la Uss Carl Vinson. Entrambe accompagnate dalle rispettive squadre navali formate da un incrociatore classe Ticonderoga e almeno 4 cacciatorpediniere classe Arleigh Burke, più altre unità Nel porto di Busan, la punta estrema meridionale della Corea del Sud, in attesa dell’arrivo in zona della Vinson, era stato schierato dalla marina il sottomarino Uss Michigan in grado di lanciare fino a 154 missili da crociera Tomahawk, capaci ci colpire con precisione qualsiasi obiettivo entro un raggio di oltre 1.600 km.