Dalle informazioni per il momento note, sembra che il bottino dei criminali informatici responsabili dell’attacco mondiale con WannaCry sia abbastanza magro: circa 51mila dollari. Lo riporta Ransom Tracker, il profilo Twitter creato da un ricercatore italiano che in automatico traccia i singoli pagamenti. Il ricercatore si chiama Michele Spagnuolo ed è Information Security Engineer presso la sede di Google a Zurigo. I riscatti pagati dai diversi utenti colpiti nel mondo vanno da un minimo di 190 dollari ma toccano anche punte di 300 e 600 dollari. Le cifre sono tradotte in dollari, nonostante gli hacker li abbiano richiesti in bitcoin. Ransom Tracker è un bot, ossia un programma che funziona in automatico.