Tiratori scelti sui tetti, artificieri, cani antiesplosivo che controllano ogni auto, persino negoziatori pronti a intervenire in caso di sequestro di ‘personalità’. E metaldetector posizionati a ogni strada d’accesso, persino nei vicoletti. Taormina da questa mattina si è trasformata in un vero e proprio bunker. Centinaia di telecamere, fisse e mobili, sorvegliano tutta l’area che va da Porta Messina a Porta Catania, la cosiddetta ‘zona rossa’ dove serve il pass per potere entrare. Persino per i residenti. Inclusi i bambini che mostrano fieri i loro badge con tanto di fotografia. Ormai mancano poche ore all’inizio del G7, il vertice che vedrà nella piccola cittadina i sette grandi del mondo e Taormina è blindatissima. Sono oltre settemila gli uomini delle forze dell’ordine, tra forze di polizia e militari, che presidiano, ventiquattro su ventiquattro, il ‘fortino’. Comprese le spiagge che vanno da Giardini Naxos a Taormina. In queste ore si stanno completando anche le ultime bonifiche in vista dell’arrivo delle prime delegazioni al G7.
Chiuso anche lo spazio aereo di Taormina. Dalle 10 di oggi alle 12 del 28 maggio sono vietati tutti i voli, inclusi quelli con velivoli ultraleggeri e droni, in un’area circolare di circa 10 km di raggio dal centro della città. Sono esclusi dal divieto i voli commerciali di linea e charter in arrivo e in partenza dagli aeroporti di Catania, Comiso e Reggio Calabria, i voli di stato, quelli di emergenza e i voli sanitari. (AdnKronos)