Giro d’Italia – Viaggio alla scoperta di Olbia, una città ricca di storia e straordinarie attrattive turistiche [GALLERY]

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Situata sulla costa nord/orientale della Sardegna, nell’omonimo golfo, Olbia ha un nome dalle origini controverse, derivanti, secondo alcuni, dal greco “olbios” (felice) ed è chiamata ancora in lingua sarda “terra nuova”. Adagiata su una piana, circondata da colline, pare sia stata fondata da Fenici e Cartaginesi. Conquistata nel 238 a.C. dai Romani, iniziò, con il VI secolo, un periodo di decadenza a seguito del generale declino dell’impero romano, passando per una violenta dominazione vandale che durò sino alla fine del millennio.

Olbia rinacque col periodo dei Giudicati, diventando sede episcopale e capitale del Giudicato di Gallura. Si trattò di un periodo glorioso ma al contempo sanguinario a causa delle numerose lotte tra le famiglie rivali e per il tentativo di controllo della regione da parte delle potenti città marinare di Pisa e Genova. Nel XIV secolo, la città fu ceduta agli Aragonesi, poi agli Spagnoli. Il 1600 rappresentò, per tutta la Gallura, un periodo di carestie, pestilenze e incursioni pirateste. Dopo la breve influenza austriaca, la Sardegna si avvicinò alle sorti del resto della Penisola e il Trattato dell’Aia del 1720 la affidò alla corona Savoia. Fu così che Olbia riprese a crescere. Gravemente bombardata nella Seconda Guerra Mondiale, rinacque negli anni 60, specie con la valorizzazione turistica della Costa Smeralda, divenendo uno dei centri più dinamici dell’isola.

Olbia, città cosmopolita, regala ai suoi visitatori numerose attrattive: la Stazione Marittima dell’Isola Bianca, il suo grande porto, che assicura collegamenti quotidiani con la Penisola ed è il primo porto italiano per traffico passeggeri; via Principe Umberto, su cui si trova l’ingresso del parco della Villa Tamponi, fatta edificare in stile neoclassico nel 1870 da Giovanni Battista Tamponi; il Museo Archeologico Nazionale di Olbia (Museo del Mare), l’edificio liberty del Palazzo Municipale ed il nuovo Palazzo Municipale di Olbia, la Biblioteca Comunale Simpliciana. Tra gli edifici religiosi: la Chiesa parrocchiale di San Paolo Apostolo, l’Oratorio di Santa Croce, la Basilica San Simplicio di Civita, dedicata al patrono di Olbia e della Gallura, la Chiesa Parrocchiale di Nostra Signora de La Salette, la Chiesa di Sant’Ignazio da Laconi, la Chiesa di Sant’Antonio da Padova, la Chiesa parrocchiale della Sacra Famiglia, la Chiesa di Santa Teresa.

Da visitare: la bella piazza Regina Margherita in cui, sino a pochi anni fa, si potevano scorgere i resti delle antiche cisterne puniche; piazza Matteotti con al centro la fontana Trivenere; Villa Clorinda che oggi ospita il collegio di San Vincenzo; la piazza coperta del Mercato di 2500 mq, coperta da una struttura di acciaio e vetro; i resti delle antiche mura puniche, i resti della città punica e romana, situati nella città, i resti del porto romano con i relitti del porto (24 navi in buono stato di conservazione); i pochi resti dell’acquedotto romano, il parco urbano polifunzionale Fausto Noce, uno dei principali luoghi di ritrovo pubblico.

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