“La presenza di amianto sul tetto del capannone di Pomezia non significa necessariamente che la salute della popolazione e’ a rischio. E’ inutile fare allarmismo se prima non abbiamo i dati di un’eventuale dispersione delle fibre nell’aria”. Lo ha detto all’AGI Ivo Iavicoli, professore di Medicina del Lavoro presso l’Universita’ di Napoli Federico II. “L’amianto, per essere pericoloso, dovrebbe disperdersi nell’aria – spiega l’esperto – sotto forma di fibre. Anche le quantita’ sono determinanti: ci sono dei valori soglia oltre i quali si puo’ parlare di rischi”. La notizia piu’ confortante e’ che la dispersione e’ avvenuta all’esterno e non in un ambiente chiuso. “Questo e’ importante ai fini di una valutazione sull’esposizione”, sottolinea Iavicoli. “In ogni caso mi affiderei alle istituzioni che stanno monitorando la situazione: sulla base dei rilievi, verranno date le informazioni necessarie alla popolazione residente intorno al capannone”, ha concluso.
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Incendio Pontina, esperto: “Nessun allarme sull’amianto se non ci sono dati certi”
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