“Ridurre l’ineguaglianza all’interno e fra le Nazioni”. E’ questo il 10° dei 17 goal fissati dall’Agenda 2030 dell’Onu, sottoscritta anche dall’Italia, per contribuire a mettere in atto un cambiamento che – da qui ai prossimi 13 anni – dovrebbe portare tutti i Paesi del mondo a cambiare politiche, stili di vita e strategie delle imprese. Un vero e proprio cambio di paradigma, basato sul ripensamento dei sistemi sociali ed economici per conseguire uno sviluppo sostenibile da tutti i punti di vista, non solo quello ambientale. A cominciare dal superamento delle tante disuguaglianze che oggi caratterizzano quasi tutti i paesi, compresa l’Italia.
Questo è il tema al centro dell’evento “Italia 2030: che nessuno resti indietro!”, che si tiene oggi a Napoli, al Teatrino di corte del Palazzo Reale, con la partecipazione di quattro Ministri: Claudio De Vincenti (Ministro per la Coesione Territoriale e il Mezzogiorno), Dario Franceschini (Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo), Maurizio Martina (Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali) e Giuliano Poletti (Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali).
L’evento darà il via al Festival dello Sviluppo Sostenibile, organizzato dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile – ASviS (www.
Il tema delle disuguaglianze, scelto per l’evento di lancio del Festival a Napoli, organizzato con il patrocinio del Comune, è ampio e complesso. Per essere centrato il 10° goal dell’Agenda 2030 richiede, infatti, risultati tangibili in numerosi campi. “Sul tema delle disuguaglianze sociali pesano vari fattori e l’obiettivo della lotta alle disuguaglianze va visto con uno sguardo ampio perché riguarda la povertà, la malnutrizione, la salute, le discriminazioni di genere, l’educazione, la giustizia, l’accesso alle risorse, condizioni abitative e tanto altro ancora. Ad esempio, bisogna tener conto dell’origine familiare, che continua a incidere in modo eccessivo sulla riuscita dei percorsi scolastici e lavorativi dei ragazzi: i figli di genitori con titoli di studio più elevati hanno probabilità assai minori di abbandonare la scuola o di trovarsi nella condizione di non lavorare e non studiare. C’è poi da considerare che la speranza di vita è correlata con il livello di istruzione: a 30 anni di età, in Italia, gli uomini con al massimo la scuola dell’obbligo hanno uno svantaggio nella speranza di vita di 4,5 anni rispetto ai laureati, mentre la differenza è di 2,8 anni tra le donne. Sono molteplici dunque le sfide che siamo chiamati tutti insieme a superare, abbiamo deciso di partire da questo goal perché negli ultimi 30 anni il divario tra ricchi e poveri ha raggiunto livelli elevati in molti Paesi avanzati, tra cui anche l’Italia, come testimoniato dall’ultimo Rapporto Annuale Istat”, dichiara Enrico Giovannini, portavoce ASviS.
L’evento inaugurale si articolerà in quattro sessioni, ciascuna dedicata a un tema specifico: educazione e cultura; sviluppo e imprenditoria; alimentazione e salute; lavoro e welfare. Saranno presenti oltre 60 studenti delle scuole partenopee, del movimento giovani per Save the Children (progetti UndeRadio e Sottosopra) che, in collaborazione con “NeXt – Nuova Economia per Tutti”, porteranno alle istituzioni le loro proposte e si esibiranno in un flash mob ispirato al titolo del convegno.
Nello stesso giorno, altri dieci eventi si terranno da Venezia a Taranto, Milano, Reggio Emilia, Siena, Udine, Parma: occasioni inedite per discutere di come l’Italia possa centrare i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile.
2017 ANNO CRUCIALE PER IL RAGGIUNGIMENTO DEI 17 GOAL
Il 2017 è un anno cruciale per il cambiamento di paradigma richiesto dall’Agenda 2030. A marzo si sono tenute le celebrazioni dei 60 anni dalla firma dei Trattati di Roma, mentre a maggio si terrà il Summit del G7 con la Presidenza italiana, del quale l’Agenda 2030 rappresenta uno dei pilastri e nelle prossime settimane è prevista la pubblicazione della Strategia italiana per lo sviluppo sostenibile. In questo quadro, le forze politiche stanno preparando i propri programmi di lavoro in vista delle elezioni politiche e la sfida appare complessa visto che l’Italia, per quanto riguarda gli Obiettivi di Sostenibilità, appare ancora indietro rispetto ai target da realizzare.
“Rispetto ai 17 SDGs, l’Italia compare nella ‘zona rossa’, cioè in una condizione critica, in sette obiettivi: educazione, occupazione, disuguaglianze, consumo responsabile, lotta contro il cambiamento climatico, pace e giustizia, e partnership e in quella ‘gialla’ nei rimanenti 10, mentre in nessun caso rientra in quella ‘verde’, cioè in linea con gli obiettivi. È proprio per questo che abbiamo deciso di organizzare il Festival, che ha lo scopo di diffondere la cultura della sostenibilità, rendere lo sviluppo sostenibile un tema di attualità e centrale nell’agenda politica, e richiamare l’attenzione nazionale e locale sulle problematiche e le opportunità connesse al raggiungimento degli SDGs. Il 2017 sarà un anno cruciale per la diffusione della cultura dello sviluppo sostenibile in Italia e per decidere se l’Italia intende onorare gli impegni assunti in sede ONU e fare della sostenibilità economica, sociale e ambientale l’obiettivo imprescindibile del proprio futuro”, dichiara Enrico Giovannini, portavoce ASviS.
Eppure, passi in avanti ne sono stati compiuti: l’Italia è stato il primo Paese dell’Unione Europea e del G7 ad inserire nel Documento di Economia e Finanza alcuni indicatori del Bes, il Benessere equo e sostenibile, un sistema di misurazione della condizione del paese che guarda a concetti molto vicini a quelli incorporati negli SDGs. Nella definizione della Strategia nazionale di sviluppo sostenibile, inoltre, il Governo italiano ha valutato dettagliatamente il suo “posizionamento” rispetto ai 17 obiettivi (Goal) e ai 169 sotto-obiettivi (Target), individuando un sistema di punti di forza e di debolezza e un sistema di obiettivi strategici organizzati intorno alle aree (5P) – Persone, Pianeta, Prosperità, Pace e Partnership – formulazione che riconosce appieno tutte le dimensioni della sostenibilità dello sviluppo.
LE TAPPE DEL FESTIVAL
Tra i quasi 200 eventi, oltre all’appuntamento odierno a Napoli, segnaliamo il 1° giugno a Milano e il 7 giugno a Roma, quali eventi organizzati direttamente dal Segretariato dell’ASviS.
L’evento di Milano, che si terrà presso l’UniCredit Pavilion, sarà dedicato al contributo delle imprese e della finanza all’attuazione dell’Agenda 2030, i responsabili delle principali organizzazioni del mondo imprenditoriale si confronteranno con il Ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda e il Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare Gian Luca Galletti. Interverranno, inoltre, i vertici di alcune aziende italiane leader dello sviluppo sostenibile, mentre i giovani delle business school incontreranno imprenditori all’avanguardia sul piano della sostenibilità economica, ambientale e sociale. Nel pomeriggio, invece, l’UniCredit Pavilion si aprirà alla città con la proiezione di film e documentari dedicati ai temi dello sviluppo sostenibile.
Infine, all’evento di Roma, che concluderà il Festival e si svolgerà presso l’Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati alla presenza delle più alte cariche dello Stato, tra cui il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, il Presidente del Senato Pietro Grasso, la Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini, il Direttore generale della Banca d’Italia Salvatore Rossi e il Presidente della Conferenza dei rettori Gaetano Manfredi, l’ASviS consegnerà al Governo e alle altre istituzioni i risultati del Festival e dei 17 giorni di riflessione della società civile. Durante l’evento saranno anche premiate le classi vincitrici del concorso indetto dal Ministero dell’Istruzione dell’università e della ricerca e dall’ASviS (che ha coinvolto le scuole italiane di ogni ordine e grado sui temi dell’Agenda 2030) e i vincitori del concorso “Youth in Action for Sustainable Development Goals” organizzato da Fondazione Italiana Accenture, Fondazione Eni Enrico Mattei e Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, e rivolto a giovani under 30 chiamati a presentare idee progettuali innovative capaci di favorire il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile in Italia.
I partner del Festival sono l’Enel, l’UniCredit, il Gruppo Unipol e Wind Tre. La RAI e la Repubblica hanno deciso di essere partner dell’ASviS nel diffondere i messaggi del Festival attraverso i loro molteplici canali di comunicazione. Anche Sky Italia darà il suo contributo con Sky Cinema che dedicherà agli obiettivi di sviluppo sostenibile una programmazione speciale nelle giornate di sabato 3 e domenica 4 giugno. Grazie alla collaborazione con il CONI, invece, ASviS punta a coinvolgere attivamente il mondo dello sport. Alla manifestazione contribuirà anche la casa editrice Laterza, in qualità di partner culturale, e il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, che proprio in queste settimane sta finalizzando la Strategia nazionale di sviluppo sostenibile. Il Festival rappresenterà anche il principale contributo italiano alla Settimana Europea dello Sviluppo Sostenibile, articolato in migliaia di eventi organizzati in tutti i paesi dell’Unione europea.