Previsioni Meteo, in settimana al Nord la prima ondata di caldo della stagione con picchi di oltre +30°C

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Previsioni Meteo – Archiviata la lunga fase di instabilità che ha caratterizzato questa settimana, con tanti rovesci e temporali, localmente anche di forte intensità, che hanno interessato a macchia di leopardo l’intero territorio nazionale, l’inizio della nuova settimana sarà condizionata dalla risalita di un robusto promontorio anticiclonico dinamico sub-tropicale che disporrà il proprio asse in direzione della Francia e dell’Inghilterra, interessando marginalmente anche le nostre regioni settentrionali. Al momento sullo scacchiere euro-atlantico il flusso zonale principale sta presentando un fisiologico abbassamento di latitudine, fino al 45° parallelo, presentando un ampio asse disteso lungo i paralleli (direzione media ovest à est) che dall’Atlantico si allunga verso il nord della Spagna, la Francia e l’Europa centrale. Tra domani, ma soprattutto nella giornata di domenica, il ramo principale del “getto polare”, che scorre sopra l’Atlantico del nord, comincerà gradualmente a rallentare e ad ondularsi, per l’aumento del campo del geopotenziale (massimi di 585 Dam ad ovest del Canale della Manica) sul vicino Atlantico.

L’ampia ondulazione del “getto polare” in mezzo all’Atlantico settentrionale farà assumere a quest’ultimo una maggiore componente meridiana, che contribuirà a sospingere ulteriormente verso sud la depressione in uscita dalle coste di Terranova, favorendo così l’affondo di aria più fredda, dalle latitudini sub-polari, fin verso l’Atlantico portoghese. L’affondo di questa ondulazione fredda ciclonica (saccatura) ad ovest delle coste del Portogallo e della Spagna, con l’abbassamento di latitudine del minimo depressionario in uscita dalle coste canadesi, innescherà poco più ad est la conseguente risposta calda pre-frontale, con tanto di risucchio di masse d’aria calde dall’arroventato entroterra desertico nord-africano.

Questa rimonta di masse d’aria più calde e secche, d’origine sub-tropicale continentale, lungo il bordo più orientale dell’ondulazione ciclonica diretta verso l’Atlantico portoghese, favorirà, nel corso dei prossimi giorni, la graduale risalita sul bacino centro-occidentale del Mediterraneo del promontorio anticiclonico sub-tropicale, da giorni consolidato fra l’entroterra desertico marocchino e quello algerino, il quale verrà alimentato dallo sviluppo della classica ”avvezione di spessore” che caratterizza le ondate di calore. Per “avvezione di spessore” s’intende un flusso di aria piuttosto calda e secca, ben strutturato nei medi e bassi strati, che comincia a crescere di quota, interessando gli strati medi e superiori della troposfera.

Questi flussi caldi, d’origine sub-tropicale continentale (provenienti dalla regione sahariana, dai 25°-30° latitudine nord), crescendo di quota tendono ad investire una maggior fetta di troposfera, comportando importanti aumenti dei valori di geopotenziale (a 500 hpa), coadiuvati da sensibili aumenti termici (sia d’origine radiativa che per il contributo dell’insolazione). L’aumento dei valori del geopotenziale in quota ovviamente tendono a stabilizzare maggiormente la massa d’aria calda, che sale dalle latitudini sub-tropicali, associando ad essa condizioni spiccatamente anticicloniche, anche se non manca mai la copertura nuvolosa, di tipo avvettivo (alta e stratiforme).

Il rialzo del geopotenziale in quota, oltre a stabilizzare la massa d’aria sub-tropicale, sempre che non vi siano intrusioni fredde nell’alta troposfera dai quadranti sud-occidentali o occidentali (spesso responsabili dello scoppio improvviso dei violenti temporali pre-frontali che salgono il ramo ascendente di una saccatura o di una giovane ciclogenesi), favorisce al contempo una recrudescenza della calura nei bassi strati, vuoi anche per il contributo dell’insolazione che della stessa ventilazione meridionale, dominante in seno ai flussi sub-tropicali. Da qui tende a svilupparsi la cosiddetta onda mobile di calore (“heat waves” in inglese) che s’innesca lungo i confini fra un’area anticiclonica, particolarmente strutturata nella media troposfera, e il ramo ascendente (bordo orientale) di una estesa saccatura che dalle alte latitudini (sub-polari) si estende verso latitudini più meridionali.

Sul bacino del Mediterraneo l’avvento delle classiche ondate di calore si delinea nell’erezione, verso nord o nord-est, di robusti anticicloni di blocco che dall’entroterra desertico del Marocco, dell’Algeria e della Libia si innalzano verso il Mediterraneo, venendo alimentati al proprio interno da un esteso flusso di aria calda e molto secca che viene aspirata direttamente dal Sahara centro-occidentale, più precisamente dall’area del Maghreb. In sostanza l’espansione del promontorio anticiclonico sul Mediterraneo centro-occidentale garantirà condizioni di tempo stabile e soleggiato su gran parte delle nostre regioni, con prevalenza di cieli sereni o poco nuvolosi. Solo sui rilievi di Alpi e Prealpi si potranno originare dei modesti annuvolamenti cumuliformi ad evoluzione diurna, che potranno assumere anche un certo sviluppo.

LaPresse/Mourad Balti Touati

L’unica nota rilevante da segnalare riguarda il progressivo aumento delle temperature massime e minime su tutte le regioni, coadiuvato anche da valori di umidità relativa medio-alti sulle pianure del centro-nord, che contribuiranno ad enfatizzare un certo effetto “afa”. In alcune località del nord da metà settimana si potrebbero registrare temperature massime, anche di oltre +30°C all’ombra, grazie all’azione combinata fra l’intensa insolazione diurna e le “subsidenze atmosferiche” prodotte dallo stesso anticiclone.

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