La millenaria storia di Reggio Calabria si perde tra racconti, e leggende ma il nome di Rhegion apparve per la prima volta, questo è certo, nell’ottavo secolo a.C. in quanto colonia greca calcidese e poi messena. Conquistata nel 386 a.C. dal tiranno di Siracusa Dionigi, riacquistò il nome di Febea dopo essere stata ricostruita da lui stesso che l’aveva distrutta per assoggettarla al suo potere. Devastata da Alarico nel 410, cadde sotto il dominio di Bizantini, Saraceni, Normanni, Svevi e Aragonesi che la elessero a capoluogo di tutta la Calabria.
Saccheggiata più volte dai corsari turchi, ripetutamente colpita da terremoti, finì distrutta da quello del 1783. Ricostruita dall’architetto G.B. Mori, a pianta regolare, con strade ampie e dritte, vide la proliferazione, fuori le mura, di baracche e capanne che costituirono, tempo dopo, i quartieri della miseria (Fornaci, Orange, Palombaro, Pantano). Il 28 dicembre 1908 un nuovo terremoto distrusse nuovamente la città, causando notevoli vittime. Nel 1909 il piano di ricostruzione, poi attuato nel 1911, venne affidato all’ingegner Pietro De Nava. Reggio Calabria risorse, con la sua pianta regolare a sacchiera, più bella di prima. Sede di università e di un noto conservatorio musica, la città, che ospita la più antica biblioteca della Calabria con una copia del famoso Pentateuco, una versione ebraica della Bibbia, stampata nella Giudecca Veneziana nel 1475.
Tante sono le attrattive turistiche: il Castello Aragonese, oggi sede dell’osservatorio dell’istituto Nazionale di Geofisica, il Duomo, con annessa la cappella del Santissimo Sacramento, capolavoro dell’arte barocca di Reggio Calabria, la Basilica di Maria SS. Della Consolazione, la Chiesa di San Giorgio al Corso, il Santuario di San Paolo, la Chiesa degli Ottimati. Da non perdere il rinnovato lungomare, formato da tre strade (lungomare Falcomatà, Corso Vittorio Emanuele III, Viale Zerbi), da cui è possibile ammirare lo Stretto di Messina, l’Etna, i Monti Peloritani; il giardino di Vila Genoese Zerbi, il Museo Nazionale di Reggio Calabria, tra i più prestigiosi d’Italia, sede di importanti testimonianze delle colonie della Magna Grecia fiorite in Calabria, riaperto al pubblico oggi con una sala pensata appositamente per i Bronzi di Riace.
Ed ancora, Corso Garibaldi, lungo ben 2 km, su cui passeggiare, fare shopping e trascorrere le piacevoli serate reggine, la Statua dell’Angelo tutelare del 1637 , la Villa Comunale, in cui rilassarsi tra piante esotiche ed autoctone, il Parco Caserta, che ospita il Villaggio dello Sport, il Palazzo Campanella, sede del Consiglio regionale, il Teatro comunale Francesco Cilea, il più grande della Calabria, la Pinacoteca civica con importanti opere d’arte, suddivise per periodo storico di realizzazione, tra cui le opere di Antonello da Messina.