Ricerca: in fisica dominano gli uomini, al CNR appena il 17% dei dirigenti è donna

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La fisica non è una scienza che dà spazio alle donne. Nel nostro Paese infatti il gap di genere in questo settore della ricerca è ancora troppo ampio e solo al CNR si conta il 68% di fisici contro il 32% di fisiche. E la forbice si allarga se si guarda alle posizioni di dirigenza: sempre al CNR appena il 17% dei dirigenti di ricerca è donna, contro l’83% di uomini al vertice. E il quadro non migliora se si fa un analogo censimento all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. A fronte di un organico di circa 1800 unità, di cui 816 sono ricercatori e tecnologi, la percentuale delle donne ricercatrici e tecnologhe è pari al 20% di tutto il personale di ricerca dell’Infn e, all’interno di questa rappresentanza, una donna su cinque è tecnologa. Ma se le ricercatrici in fisica sono poche, il loro lavoro pesa quanto quello dei colleghi uomini: al CNR se 116 pubblicazioni sono firmate da scienziati e 100 pubblicazioni sono firmate da donne. E la situazione si replica anche a livello europeo. A livello più altro della carriera, le ricercatrici e le accademiche costituiscono poco più del 33% del personale degli enti di ricerca europei. Tornando nel nostro Paese, se si analizzano in dettaglio i dati di genere del CNR, il maggior ente pubblico di ricerca ed ente multidisciplinare, il personale di ricerca nel suo complesso è costituito dal 45% di donne e dal 55% di uomini, ma il divario rispetto alla distribuzione di genere aumenta nel campo della fisica: 537 pari al 68% sono ricercatori contro 256 ricercatrici pari al 32%. I dati sono emersi nel corso della prima Giornata Italiana sul genere nella ricerca scientifica, con particolare riferimento al settore della Fisica, organizzata da CNR e Infn nella sede di Roma del Consiglio nazionale delle Ricerche. L’evento, cui ha preso parte il presidente del CNR Massimo Inguscio, è stato coordinato da Sveva Avveduto, dirigente di ricerca dell’Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali del CNR, assieme all’Infn, ed è parte del progetto europeo Genera-Gender Equality Network in the European Research Area, che coinvolge 12 Paesi, 18 Istituzioni di ricerca e 13 Enti osservatori. Insomma il cammino delle scienziate è tutto in salita. Basti pensare che il divario fra le ricercatrici in fisica ed i colleghi uomini non si colma all’Infn dove tutte le generazioni femminili sono ben poco rappresentate. Nell’ambito del personale di ricerca dell’Istituto fra i 30 ed i 39 anni l’80% sono uomini mentre appena il 20% sono donne. In particolare, le donne ricercatrici dell’Infn sono il 25% nella classe di età 40-44 anni, il 21% fra i 45 ed i 49 anni, il 16% contro l’84% degli uomini fra i 50 ed i 54 anni. La percentuale delle ricercatrici cala infine al 13% rispetto all’87% dei colleghi maschi nella classe di età fra i 65 ed i 67 anni. E non va meglio in Europa. Le ricercatrici e le accademiche costituiscono poco più del 33% del personale degli enti di ricerca europei, percentuale che diminuisce nei livelli più alti della carriera: ricercatrici e le accademiche costituiscono poco più del 33% del personale degli enti di ricerca europei. Anche l’Ocse nel Science, Technology and Industry Scoreboard 2015 ha registrato lo squilibrio di genere nella ricerca mostrando come, tra chi consegue un dottorato nelle Stem, meno di tre su dieci siano donne. “A livello europeo lo scenario è ancor più squilibrato in Fisica dove le donne rappresentano, ad esempio, appena il 20% dei ricercatori nel Regno Unito” ha segnalato il presidente del CNR Massimo Inguscio, che ha ringraziato la Presidenza della Repubblica, la Presidenza del Consiglio, il Ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca “per i messaggi di sostegno e apprezzamento per l’evento e il lavoro di questa splendida giornata“. Il CNR, ha sottolineato Inguscio, “si distingue in positivo rispetto alla media Ue con una presenza di ricercatrici laureate in fisica del 32% e per numero di ricercatrici e ricercatori vincitori di un bando dell’European Research Council (Erc) che sono complessivamente 42, di cui 13 vinti da donne, mentre sono 23 gli Erc vinti per progetti di fisica di cui 7 da ricercatrici del CNR“.

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